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di Daniele Bovi Affaire Tippolotti. Dopo la presa di posizione dei giorni scorsi del consigliere regionale di centrodestra Enrico Sebastiani, che aveva diffuso una nota in cui chiedeva le dimissioni del presidente del Consiglio ("deve rendere conto anche alla minoranza", disse nella nota), oggi si sono rincorse per tutto il giorno le voci su un probabile documento di sfiducia che il centrodestra presenterebbe domani mattina in Consiglio. Voci che Sebastiani ha confermato direttamente ad Umbrialeft poco fa: "Confermo, stiamo predisponendo un documento da presentare domani mattina. Un documento che avrà più una valenza politica che altro, in quanto il presidente non può essere sfiduciato dall'assemblea. Difficilmente comunque, viste le assenze che ci saranno, riusciremo a raggiungere le 16 firme necessarie". Al di là dei formalismi comunque, la sostanza della questione è che il presidente Tippolotti, politicamente parlando, è sempre più terremotato. La posizione del Pd infatti non è di quelle del tipo "non è successo niente, tutto va bene madama la marchesa". Ambienti piddini confermano che quello che è successo è un fatto grave con un peso specifico politico non indifferente. Tant'è che domani mattina potrebbe semplicemente succedere questo: il centrodestra presenta il suo documento-ordine del giorno, il Pd prende atto e rimanda il tutto alla prossima seduta. Nel frattempo la coalizione rifletterà sul da farsi: rifletterà cioè, insieme alle forze politiche, su chi mettere al posto di Mauro Tippolotti. In pole position rimane comunque il nome di Fabrizio Bracco. Condividi