profumerie limoni.jpg
I contraccolpi della crisi mondiale si fanno sentire eccome sul tessuto produttivo ed economico umbro. Sono tante le aziende in difficoltà e le ristrutturazioni minacciano pesantemente la tenuta occupazionale del sistema produttivo regionale. Non si contano i ricorsi alle ferie forzate e agli ammortizzatori sociali. Adesso sotto i riflettori della cronaca c’è la lotta dei lavoratori del magazzino della Limoni di Ponte San Giovanni che hanno occupato le strutture dell’azienda per difendere il posto di lavoro a rischio. Rifondazione comunista dell’Umbria esprime solidarietà e sostegno alla mobilitazione dei lavoratori della Cosmologic e chiede l’intervento della Regione e della Provincia di Perugia per scongiurare l’eventualità della chiusura della struttura e della pesante perdita occupazionale che ne deriverebbe per sessanta famiglie di Perugia. Il Prc da tempo ha avanzato la richiesta di apertura da parte delle istituzioni regionali di un tavolo di confronto con le multinazionali presenti nei nostri territori, perché troppo spesso assistiamo, in periodi di crisi, a delocalizzazioni, e ristrutturazioni che determinano la chiusura di impianti e la perdita di posti di lavoro, a fronte di una politica di sostegno alle imprese che nei periodi di crescita economica favoriscono troppe aziende che poi, al primo chiaro di luna, abbandonano l’Umbria. La Regione questo tavolo con le multinazionali non lo ha mai istituito, ma i fatti dimostrano che l’immobilismo della Giunta in questo settore non aiuta certo l’Umbria a sopravvivere in questo difficile contesto economico. Inoltre, in questa grave congiuntura economica, caratterizzata dalla recessione e dalla caduta della produzione industriale, Rifondazione comunista invita La regione, le Province e gli enti locali a mettere in campo misure anticrisi a favore dei ceti sociali più deboli, le prime vittime della recessione. Ora, infatti, ci vuole più stato sociale di prima e anche gli enti locali, i più vicini al territorio, devono fare la loro parte. Per questo chiediamo sostanziali riduzioni delle tariffe dei servizi pubblici e l’esenzione dalle imposte locali per tutti quei lavoratori che sono finiti, o finiranno entro breve (se ne stimano oltre 30mila in Umbria nel 2009), in cassa integrazione o usufruiranno di altri tipi di ammortizzatori sociali. Stefano Vinti Presidente Gruppo regionale Prc Condividi