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TERNI - “Il confronto tra le forze politiche di maggioranza ed i gruppi consiliari è stato molto positivo: proponiamo al Consiglio comunale con l’atto di indirizzo della Giunta una operazione trasparenza e verità che vale per quanto abbiamo fatto nel passato su questa delicata partita, per quanto stiamo facendo nel presente e per quelle che sono le strategie future, oggetto di un ampio confronto con tutte le articolazioni cittadine”. Così commenta il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, l’incontro avuto questa mattina con le forze politiche che compongono la coalizione che lo sostiene. “Non ho voglia né tempo di tornare oggi a rintuzzare tutte le valutazioni sugli inquinanti che continuano ad essere sparse e piene mani in questi giorni”, ha poi aggiunto, “Mi limito a ricordare un dato che viene della Provincia, dall’ARPA e dal CNR: l’inceneritore dell’ASM emette un ottocentesimo del quantitativo totale delle polveri riversate nella Conca ternana dal complesso delle attività industriali e civili (fabbriche, automezzi, impianti di riscaldamento) del territorio. E’ questo minuscolo ottocentesimo ad aver prodotto il disastro ambientale? Una sottolineatura mi preme invece rispetto alle ripetute valutazioni disinformate circa un presunto ed inesistente immobilismo del Comune e dell’ASM in materia di rifiuti. Voglio dunque ricordare due cose: - ASM aveva già prospettato, nel 2005 con il suo Piano pluriennale discusso anche dal Consiglio comunale, un piano di rinnovo e ristrutturazione impiantistica per il termovalorizzatore esistente al fine di migliorarne il rendimento energetico e la qualità ambientale: la proposta di revamping si è scontrata con i dubbi di compatibilità con l’obiettivo della semplificazione impiantistica contenuto nel vigente Piano Regionale dei Rifiuti, provocando di fatto il fermo dell’iniziativa; - l’iniziativa di verifica di un percorso di semplificazione affidato all’accordo di sperimentazione ASM-PRINTER votato dal consiglio comunale è stata oggettivamente resa impraticabile prima da problemi di iter amministrativo e, successivamente, dal mutato regime degli incentivi alla produzione di energia da rifiuti”. “Sarebbe bene – conclude infine - che su questi due dati di fatto, come di tanti altri che sono a verbale e che non ci stancheremo in queste settimane di richiamare alla memoria, si confrontino tutti coloro che ancora in queste ore addebitano le responsabilità di immobilismo al Comune del all’ASM.” Condividi