ciampi.jpg
Interrogato da Repubblica, l'ex Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, che non ha nascosto di aver avuto anch'egli momenti difficili negli anni della coabitazione con Berlusconi presidente del Consiglio, ha espresso amarezza per l'uso politico che viene fatto della triste vicenda di Eluana Englaro e, per quanto riguarda le prerogative del capo dello Stato non ha dubbi. Infatti, all'intervistatore che gli chiedeva se nei suoi sette anni al Quirinale qualcuno gli avesse detto che non aveva il diritto di sindacare il contenuto dei decreti legge, ha così risposto: "Mai. Ho avuto, certo, alcuni momenti non facili con i presidenti del Consiglio con cui mi sono trovato a collaborare. Ma la Costituzione dice chiaramente che il Capo dello Stato emana i decreti legge, cioè li firma. Ebbene, questa firma non è affatto un atto dovuto. Il presidente della Repubblica deve essere convinto della necessità del provvedimento. Non può essere ridotto a uno spolverino, a un passacarte del governo. La sua firma deve essere un atto convinto, meditato. Non è affatto un visto. Rientra pienamente nei poteri che gli assegna la Costituzione". Condividi