La Cgil provinciale di Perugia ritiene che prima di ogni discussione sul Piano d’Ambito (Ato2) è indispensabile e inderogabile un nuovo Piano Regionale di smaltimento dei rifiuti da emanare il prima possibile. Le scelte da fare sono urgenti e non rinviabili. Detto ciò, nel merito del documento riteniamo che vada rafforzata e omogeneizzata sul territorio la raccolta differenziata prevedendo incentivi e disincentivi per chi aderisce o meno al progetto. Va ampliato il processo di riciclo per ridurre le quantità da smaltire con metodi tradizionali. Si ritiene importante che ogni Comune si doti di una sua stazione ecologica. Si chiede di attivare strumenti di informazione alla cittadinanza sui progetti e sui servizi resi e di sviluppare campagne diffuse di sensibilizzazione a partire dalle scuole primarie. All’interno dell’ambito chiediamo che venga omogeneizzato il costo in rapporto al servizio reso, i criteri per la formazione del costo a carico del cittadino non possono essere diversi tra un Comune e l’altro. Tutti i cittadini dell’ambito devono poter usufruire dello stesso livello dei servizi e vanno razionalizzati al massimo i costi, anche, con integrazioni tra ambiti per fare massa critica e con l’obiettivo di arrivare alla costituzione di una holding regionale per abbattere i costi, incrementare l’efficienza dei servizi, mettere a sistema i servizi locali ed essere competitivi nelle gare europee. Si chiede che l’Ato 2 si attivi nei confronti della Regione perché queste scelte vengano fatte quanto prima in modo da non ritrovarsi nel 2013 con aumenti così forti dei costi, come quelli preventivati nel Piano d’Ambito, che ricadrebbero in maniera inaccettabile sui cittadini. Condividi