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“Una regione come l’Umbria che da sempre si contraddistingue per il grande senso di ospitalità non può accettare norme razziste che ledono un diritto inviolabile come quello della tutela della salute”. Commentano così la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore alle politiche sociali e all’immigrazione, Damiano Stufara, l’assessore alla sanità, Maurizio Rosi, l’approvazione al Senato del decreto Sicurezza che prevede la cancellazione della norma che vietava la segnalazione da parte dei medici alle autorità degli stranieri irregolari che richiedono cure sanitarie nelle strutture pubbliche. “Una norma di questo tenore - secondo la presidente e i due assessori – colpisce soggetti deboli perchè malati e quindi indifesi su tutti i fronti. Ma non bisogna trascurare l’aspetto pratico – ribadiscono - e cioè la paura che avranno da questo momento tutti coloro che non sono muniti di permesso di soggiorno di recarsi negli ambulatori a fare controlli. Ciò comporterà, nel caso di malattie infettive, un pericolo per la salute pubblica. L’Umbria dice no a queste norme disumane. La Regione Umbria considera tutti i cittadini uguali e ci adopereremo affinché i nostri medici, in particolare quelli che operano nelle strutture pubbliche, continueranno a prestare attenzione e cure a tutte le persone come hanno fatto sinora”. Condividi