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La norma approvata dal Senato che riduce il medico a delatore , sulla possibilità dello stesso di denunciare un cittadino straniero clandestino bisognoso di cure mediche, calpestando uno dei fondamentali diritti umani , il diritto alla cura, non può lasciare una Regione democratica e tollerante come l’Umbria che ha fatto della integrazione e dei diritti umani uno dei capisaldi del patrimonio culturale, immobile di fronte a atto di tale arroganza. Una norma che lo stesso ordine dei medici definisce “ incompatibile con il codice deontologico; chi segnala un cittadino straniero clandestino alla magistratura, fa qualcosa che potrebbe provocargli anche problemi disciplinari. Il compito del medico è soltanto quello di curare l’immigrato, Per questo chiediamo alla Regione dell’Umbria, di intervenire sulla materia negli aspetti che gli competono, come avvenuto anche in Puglia, imponendo ai medici di base che firmano una convenzione con la stessa, il segreto sulle cure ai cittadini stranieri. Un modo per confermare la dignità ed il ruolo ai Medici e garantire al tempo stesso il diritto delle persone alla salute, per contrastare concretamente il rischio che persone ammalate abbiano paura di farsi curare, per evitare il rischio reale di incentivare una medicina parallela ed illegale, ma anche per salvaguardare la sanità pubblica sui rischi s possibili con le malattie che le persone spesso portano dai loro Paesi. La Regione dell’Umbria, con la sua storia, le sue tradizioni , la sua cultura di pace non può rimanere inerme, quando si calpestano principi e diritti fondamentali per la vita umana. Distinti saluti Mauro Alcherigi Segreteria Regionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Condividi