urne-elettorali.jpg
di Nicola Bossi All'Udc della provincia di Terni piace più il rosso Paparelli che gli ex democristiano Polli e Liviantoni. In una nota la segreteria dà il suo in bocca al lupo al guastore ex diessino e parla di una falla nella diga dell'autoreferenziale Pd. Con questa mossa l'Udc è consapevole di matenere il proprio elettorato - che poteva subire pressioni da una candidatura bianca alla Provincia da parte del Pd - e conferma la sua scelta di terzo polo nel ternano. Di seguito la nota. "L'autocandidatura a presidente della provincia di fabio paparelli è un segnale positivo nel metodo e nella forma. Nel metodo, perché si cerca una investitura democratica invece che una scelta di apparato. Nella forma, perché ci si espone in prima persona senza avere la sicurezza di riuscire.Se ne apprezza la determinazione e si coglie un primo elemento di reazione e di discontinuità di almeno una parte del pd ternano. Fa piacere cogliere anche negli elementi progettuali segnali di cambiamento e modernità. Certo, per ora è solo una falla nella diga. Il Pd, una nomenclatura chiusa in se stessa a difesa dei suoi privilegi, in pace con la sua coscienza, convinta che la realtà sia solo quella che gli fa comodo vedere. E allora sperando che almeno lui, esca dall’incubatrice e superi il primo mese di vita, un in bocca al lupo a paparelli". Condividi