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di Nicola Bossi Provinciali di Perugia e di Terni: i sentori si fanno sempre più forti sul metodo della selezione del candidato del Pd, ma sui nomi si registrano piccoli assestamenti. Prendiamo ad esempio Perugia: Marco Vinicio Guasticchi e Sauro Cristofani si sarebbero aggiudicati il duello finale che sarà poi deciso dall'assemblea dei delegati provinciali del partito. Bocci sorveglierà. E chiaro che attualmente la platea è leggermente a favore del primo candidato, ma sarà comunque battaglia dura, delegato per delegato. Tommasoni e il professore Mario Tosti sarebbero più defilati: più per volontà loro che del partito. A Tosti Umbrialeft-tramite Apcom - ha chiesto di rispondere ad alcune domande politiche: siamo ancora in attesa dell'intervista. Comunque, il professore ha ammesso di non sentirsi candidato ma di aver visto molte volte il suo nome associato alla provincia che verrà. Anche per la Provincia di Terni alla fine non si faranno le primarie: anche se una parte ex diesse le vuole a tutti i costi. Ma il partito dovrà desistere perchè è troppo alto il rischio di una frantumazione del partito. Il nome spetta agli ex Margherita: punto e basta. E' una questione di equilibri delicati. E allora anche qui il partito decidera su due nomi: Carlo Liviantoni - che lascerà un posto in regione ad un ex diesse ternano - e il giovane Carlo Ottone. La spunterà il primo: l'unico in grado di poter ricambiare il favore ad un colleda Pd del ternano. Il nodo vero resta quello delle primarie di coalizione: dal Regione non è stato fissato niente di ufficiali in fatto di date. Su Perugia il candidato Boccali tende a non avere rivali. Si sperava in nome dell'Idv ma non c'è traccia di questa ipotesi. E' più facile che Prc, Idv e Sinistra democratica facciano un terzo polo che una primaria di coalizione. A Terni c'è lo stesso scenario. L'unica speranza qualche vendoliano in uscita che voglia fare da finto sparing-partner per dare più visibilità al Pd. Condividi