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Le parole del Procuratore Giancarlo Armati pronunciate in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario confermano la positività della scelta del Consiglio regionale di istituire la commissione d'inchiesta per le infiltrazioni mafiose nella nostra regione. I dati snocciolati dal procuratore non lasciano dubbi sulla incidenza della malavita organizzata nella nostra regione. Dallo spaccio di sostanze stupefacenti alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale il problema di una iniziativa politico – istituzionale è quanto mai utile per portare alla luce il fenomeno e contrastarlo. Allarmanti anche i numeri relativi alle morti sul lavoro una piaga sociale cresciuta del 72% nell'ultimo anno che la dice lunga sugli effetti devastanti che la dequalificazione del lavoro sta producendo per le lavoratrici ed i lavoratori umbri. Le autorevoli parole del Procuratore Armati sostanziano in maniera inequivocabile quanto è stato denunciato da numerose inchieste giornalistiche e da molte associazioni impegnate sul fronte della lotta alla mafia. Anche per questo riteniamo che la commissione debba quanto prima avviare i lavori, raccogliere tutte le informazioni utili agli obiettivi che si pone. Un lavoro necessario anche per le forze politiche e sociali regionali che debbono interrogarsi profondamente su quale modello di sviluppo proporre per la nostra regione e i nostri territori. Il monopolio delle tre “c” ha innescato dinamiche pericolose a cui occorre dare un taglio da subito ed innescare processi virtuosi per un rilancio dell'economia regionale scevro dagli interessi dei soliti noti che possa garantire agli umbri la qualità della vita per cui la nostra regione è divenuta negli anni famosa in tutto il mondo, all'insegna della trasparenza e della legalità. Condividi