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PERUGIA - L'insofferenza che da tempo nutre Rifondazione Comunista di Perugia, per certi aspetti della politica comunale delle entrate è nota da tempo perché molteplici sono state le prese di posizione critiche nei confronti di provvedimenti assolutamente non condivisi (vedi anche il famoso "buco di bilancio" che in un primo tempo si puntava a sanare puntando esclusivamente su misure di inasprimento fiscale). L'ostilità, poi, nei confronti dei famigerati T-Red, è stata continuamente espressa e, a quanto pare a buona ragione, visti gli sviluppi inquietanti che la vicenda ha assunto. Il fatto è che di "intelligente" nella trovata di spillare soldi agli automobilisti perugini servendosi di apparecchiature semaforiche manipolate, come hanno dimostrato i magistrati di Verona, non c'era nulla. Al massimo una "furbata", che è cosa ben diversa e non ci voleva molto per capire che il gioco era truccato. Bastava considerare che gli automobilisti perugini, che sino ad allora erano stati considerati disciplinati e rispettosi delle regole non potevano essersi trasformati in maniera subitanea in una massa di assatanati del volante pronti a mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Indubbiamente giusta, quindi, la nuova presa di posizione del coordinatore dei circoli perugini del Prc, Luciano Della Vecchia, che in una nota ricorda, appunto, come ormai da tempo i circoli medesimi avessero chiesto lo mantellamento dei sistemi fotografici semaforici, come elemento di riconciliazione dell’amministrazione pubblica con i suoi cittadini che da tempo li ha considerati come limoni da spremere per riempire le casse comunali. Un grande raggiro ai danni dei perugini, portato alla luce dalla magistratura e alimentato da amministrazioni locali compiacenti e vogliose di aumentare le proprie casse, attraverso una vera e propria truffa: non solo i T-Red andrebbero smantellati ma i cittadini risarciti. Così non si può andare avanti, spiega sempre Della Vecchia. Rifondazione Comunista ha chiesto una netta inversione di tendenza a queste politiche miopi, che hanno allontanato la popolazione dalle istituzioni e trasformato drammaticamente il tessuto sociale della città. Condividi