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“Un ringraziamento va rivolto ai magistrati ed al personale amministrativo che tra mille difficoltà ed a ranghi ridotti compiono al massimo grado il proprio dovere, meritandosi quei segnali di attenzione ai quali pure in alte sedi istituzionali si è più volte fatto riferiment”. Così il presidente della Corte d'Appello di Perugia, Antonio Bonajuto, ha concluso la relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto, cerimonia svoltasi stamani nel capoluogo, alla presenza delle autorità politico-militari locali, nonché di un rappresentante del Csm. Una chiosa improntata sull'aspetto sociale dell'attività, a costituire il prolungamento dell'incontro tenutosi un paio di giorni fa con i giornalisti, nel quale il presidente aveva sottolineato che la cerimonia odierna avrebbe dovuto rafforzare nei cittadini (pochissimi peraltro quelli presenti) una sorta di legame con l'attività giudiziaria e fiducia nella sua efficacia nonostante le criticità che non debbono essere nascoste. Il bilancio tracciato dal presidente (periodo di riferimento dal 30.6.2007 al 30.6.2008), pur nelle difficoltà dovute alla razionalizzazione logistica delle sedi, in primis Perugia, e soprattutto alle carenze di organico, non è stato negativo. “L'aumento, nei 4 tribunali del distretto - ha detto - del numero dei processi civili definiti se non ha ancora concorso al saldo tra sopravvenienze e definizioni ha sicuramente contenuto ed appiattito la 'curva ascendente delle pendenze' legittimando un positivo pronostico”. A Perugia (dove 5 magistrati sono stati trasferiti ad altra sede su un organico di 28 giudici) sono stati definiti 13.329 processi rispetto ad una sopravvenienza di poco superiore (13.679), con una pendenza di 18.739 posizioni, pressoché pari alla precedente di 18.449. A Terni il numero dei processi definiti e' stato di 1.559 (nell'anno precedente 1.484), le sopravvenienze 1.840 (da 1.620) e le pendenze 8.605 (in precedenza 8.829). Lo stesso trend (leggera diminuzione delle pendenze) si è registrato nei tribunali di Orvieto e Spoleto. Nota dolente la durata dei procedimenti civili - è stato detto da Bonajuto - maggiore a Perugia che a Terni. Per quanto attiene durata e pendenze dei procedimenti civili in Corte d'Appello "perdura ed anzi si accentua - ha aggiunto Bonajuto - il positivo andamento registrato già lo scorso anno, i procedimenti sono mediamente decisi in tempi più ragionevoli, da 2 a 3 anni, che nel passato e, nonostante il costante aumento dei procedimenti cui si è fatto fronte con i soli 4 magistrati oltre al presidente, dell'unica sezione civile, sono stati definiti un numero maggiore di procedimenti di quelli iscritti a ruolo". Sui processi penali, "sebbene l'andamento della criminalità nel distretto non presenti significativi mutamenti di maggiore allarme sociale - ha rimarcato il presidente - le risorse a disposizione delle Procure del distretto registrano il perdurare delle condizioni di insufficienza e criticità riassumibili quindi in esiguità delle risorse finanziarie e scopertura di organico dei magistrati e del personale amministrativo". La pendenza complessiva dei procedimenti contro imputati noti è oggi di 22.246 (al 30.6.2007 era di 19.791) a fronte di una sopravvenienza di 19.060 procedimenti. "Un trend che resterà immutato - ha detto Bonajuto - se nel corso del 2009 non verranno coperte le vacanze degli organici". I procedimenti contro ignoti sopravvenuti sono stati 34.393, quelli definiti 31.106 e la pendenza è di 20.688 (nel 2007 era di 17.329). Bonajuto ha poi parlato di un record che riguarda il distretto. Hanno infatti registrato un'impennata nell'ultimo anno i procedimenti di equa riparazione per l'eccessiva durata dei processi trattati dalla Corte d'appello di Perugia, competente sui procedimenti del distretto di Roma. Il collegio del capoluogo umbro è al primo posto in Italia per l'importo delle liquidazioni in tale ambito, oltre un milione e 370 mila euro nel 2007. Il magistrato ha ricordato che le procedure di equa riparazione pendenti al 1 luglio 2007 era 861, scese a 763 al 30 giugno 2008 essendone state definite 1.008. ''Un risultato ottenuto - ha detto il presidente della Corte d'appello - ad onta della impennata delle sopravvenienze che, a tutt'oggi, hanno già superato il dato dell'anno 2007''. Condividi