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Sono l'istruttore e la sua allieva le vittime dell'incidente del piccolo aereo da turismo, caduto stasera in provincia di Perugia, nelle campagne tra Costano e Bettona. I loro cadaveri sono ancora incastrati nella carlinga e per liberarli i pompieri attendono che i carabinieri completino i rilievi per ricostruire le modalità dell'incidente. Il piano di volo prevedeva che il piccolo velivolo, partito da Bolsena, arrivasse nell'aeroporto perugino di Sant'Egidio, oggi impraticabile per nebbia. L'allarme è stato dato intorno alle 18.30, quando l'aereo è scomparso dai radar della torre di controllo. Sono state avviate le ricerche e sono stati i pompieri, perlustrando la zona tra i comuni di Bastia Umbra e Bettona con vari mezzi, ad individuare il relitto nonostante la nebbia ed il buio. Da una prima ricostruzione l'aereo ha avuto un primo impatto sul terreno di un campo, e nell'urto ha perso un pezzo di motore. La carlinga è finita ad una certa distanza dal punto dell'impatto e si è ribaltata. I due occupanti sono morti sul colpo. Saranno adesso le indagini della magistratura perugina e quelle tecniche, a stabilire se a causare l'incidente sia stato un guasto o un errore del pilota. Più tardi è stato rilevato un particolare che getta una luce ancora più raccapricciante sull’incidente, e cioè che è stato trovato decapitato dai soccorritori il corpo di Noemi Moscetta, la giovane romana morta assieme al suo istruttore. La testa della giovane, secondo quanto riferito dai soccorritori, è stata sbalzata fuori della carlinga, mentre il resto del corpo è rimasto incastrato tra le lamiere dell'abitacolo. Condividi