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di Nicola Bossi Quanti sono i precari umbri che rischiano di perdere il posto di lavoro o di non essere confermati con il soffiare della crisi nei primi sei mesi dell'anno? Una domanda a cui non sono riusciti a dare una risposta né i sindacati né la politica che si sono riuniti per fare il punto sulle misure regionali per arginare la crisi. Saranno loro, infatti, a non avere nessuna protezione ufficiale in fatto di ammortizzatori sociali. E per questo si è chiesto ufficialmente di sapere quale sia il numero per cercare di trovare nuove frontiere di aiuti. "Serve subito una fotografia reale - spiega il segretario regionale della Cisl Ulderico Sbarra - che può essere ricavata dalle società interinali, dall'Inps e dalle imprese stesse. Questo è l'impegno che si è preso il tavolo regionale sulla crisi". Qualcosa si sta muovendo anche in fatto di liquidità da dare alle aziende per continuare a lavorare. Liquidità dagli istituti di credito che hanno firmato accordo con la regione. Il credito si sta muovendo in queste ore. Ma non mancano preoccupazioni: gli interventi sono su progetti già avviati e non sulle difficoltà che potrebbe insorgere in questo anno o su progetti futuri. Condividi