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di Daniele Bovi La conferma che all'interno del Pd i maldipancia, sulla questione sbarramento, ci sono eccome, arriva da Torino. Proprio dal capoluogo piemontese è partito questa mattina il nuovo viaggio di Veltroni in Italia, in vista delle prossime elezioni. Ma mentre il leader dei democratici stava parlando, i deputati piemontesi del suo stesso partito (Stefano Esposito, Massimo Fiorio, Magda Negri, Mimmo Lucà, Marco Calgaro e Gianni Vernetti) hanno convocato una conferenza stampa nella quale hanno annunciato due cose di non poco peso. Primo: "Non voteremo il ddl di riforma della legge elettorale europea che stabilisce lo sbarramento al 4%". Secondo: "In aula presenteremo un emendamento antisbarramento". Motivando questa decisione, i deputati pioemontesi del Pd non le hanno mandate a dire: "Il provvedimento è sbagliato - dicono - e porterà un danno politico al Pd. Siamo in scontro con il governo Berlusconi su tutto, e il segnale che diamo agli elettori è che l'unico accordo lo facciamo su una cosa di cui alla gente, attanagliata dalla crisi, importa ben poco". E mentre i deputati spiegavano la loro contrarietà alla soglia nella conferenza stampa, Pdci, Prc e Uniti a Sinistra manifestavano contro Veltroni davanti alla nuova sede del Pd piemontese, che il segretario è venuto a inaugurare. "Noi restiamo qui - ha detto Luca Robotti, esponente del coordinamento nazionale della Sinistra - perché non siamo contro la persona di Veltroni ma solo contro la sua scelta sullo sbarramento". Condividi