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di Daniele Bovi A questo punto bisogna capire qual'è la linea politica del Pd sullo sbarramento al 4 per cento per le elezioni europee. Se il "Veltronellum", come titola oggi Il Riformista, sembra ormai cosa fatta, all'interno del Pd umbro emergono, come si diceva una volta, diverse sensibilità politiche sulla questione. Da una parte c'è il gruppo consiliare del Pd in Regione (del quale fa parte anche il presidente Lorenzetti, è utile ricordarlo), che per bocca del suo capogruppo Rossi, pochi minuti fa, si è così espresso: "La storia del centrosinistra umbro non s'interrompe oggi e continua in questa legislatura, anche con impegni a tutti i livelli a mantenere l'articolazione plurale della nostra coalizione". Una formula abbastanza chiara, arrivata dopo una tumultuosa riunione dei capigruppo in seguito alla sospensione dei lavori chiesta da Vinti, con la quale il gruppo consiliare fa capire di essere contro l'ipotesi sbarramento. E quindi a favore di una artiolazione plurale della coalizione, a livello sia politico che culturale". Il gruppo consiliare del Pd dunque, sembra avere una posizione più autonoma rispetto ai vertici del Pd umbro: lì tutto tace, sullo sbarramento non si sono espressi. Decisiva sembra essere la riunione che lunedì Maria Pia Bruscolotti avrà con il segretario Veltroni. Ad aggiungere ancora più caos arriva la dichiarazione di pochi minuti fa della deputata umbra del Pd Marina Sereni: "La proposta approvata dalla prima commissione per una limitata riforma della legge elettorale che introduce uno sbarramento del 4%, mantenendo le preferenze, corrisponde alla richiesta che viene dai cittadini per un sistema dei partiti meno frantumato e per restituire all'elettore la possibilità di scegliere il proprio parlamentare". Ma la parte più gustosa della dichiarazione è questa, che prefigura una soluzione sullo stile Radicali: "Anziché attaccarci - conclude Sereni - le forze alla sinistra del Pd dovrebbero costruire le condizioni di un'aggregazione che possa dare voce al loro elettorato. Per parte nostra, se sarà introdotto lo sbarramento, credo dovremo essere disponibili ad aprire le nostre liste ad altre forze riformiste". Insomma, c'è grande confusione sotto il cielo del Pd. Condividi