ponte s.giovanni.jpg
PERUGIA - Percorrendo il raccordo Perugia-Bettolle, tra l’ingresso di Ponte San Giovanni e la galleria di Piscille, è difficile non accorgersi delle sei gru che operano nei terreni sottostanti. Nuovi insediamenti urbani, che fino ad oggi non hanno tenuto conto delle varie problematiche del quartiere: viabilità, mobilità, spazi sociali. In sintesi: non è stata prestata la minima attenzione alla “vivibilità” di Ponte San Giovanni. Rifondazione Comunista di Ponte San Giovanni, fin dall’inizio, pur non contestando la realizzazione di nuovi insediamenti urbani, ha cercato in tutti i modi di garantire la “contemporaneità” tra le nuove costruzioni e la realizzazione delle infrastrutture di contorno. “Nel momento in cui ci siamo accorti che ciò non sarebbe stato possibile- scrive Caudio Torcolo, segretario Prc di Ponte San Giovanni -, in consiglio comunale abbiamo espresso parere contrario al Piano Attuativo per l’area De Megni-Margaritelli; allo stesso tempo, abbiamo cercato di sensibilizzare i ponteggiani con presìdi davanti ai cantieri e con assemblee pubbliche. Tutto ciò è servito a ben poco perché i palazzi si stanno innalzando verso il cielo mentre, ad oggi, l’amministrazione sta ancora cercando i milioni di euro necessari per realizzare il collegamento tra le nuove urbanizzazioni e la E 45. Quindi, in questo momento, ci sembra lontana quella ‘contemporaneità’ che i cittadini del quartiere hanno chiesto al Sindaco”. “Per questi motivi –spiega ancora -, il Circolo PRC di Ponte San Giovanni ha indetto per venerdì 25 Gennaio una assemblea pubblica presso il CVA per tornare a discutere di ciò con gli abitanti del quartiere, alla presenza degli Assessori Bazzarri e Chianella e invitando tutti i Consiglieri comunali dell'Intergruppo della Sinistra. Infatti, riteniamo prioritario l’inserimento del problema della mobilità ponteggiana nell’agenda politica dell'amministrazione comunale. Chiediamo questo con forza perché non possiamo accontentarci di qualche rotonda: ciò che serve a Ponte San Giovanni sono interventi strutturali rispetto ai molteplici nuovi insediamenti abitativi”. “E’ giunto il momento che questa Amministrazione ci dica quale e come sarà la mobilità nel futuro di Ponte San Giovanni. A nostro parere, il Piano della Mobilità passa attraverso la riqualificazione della stazione ferroviaria, il raddoppio della Fcu per il tratto Ponte San Giovanni-Perugia, la realizzazione di parcheggi di interscambio, dando così inizio alla realizzazione della famosa ‘metropolitana di superficie’. Solo investendo nel ferro, disincentivando l’uso della gomma, sarà possibile migliorare non solo la viabilità, ma anche la vivibilità del quartiere. Altra cosa determinante è che tutto ciò venga realizzato con la partecipazione dei cittadini”. “Per questi motivi il Circolo Prc di Ponte San Giovanni ha indetto per venerdì 25 Gennaio una assemblea pubblica presso il CVA per tornare a discutere di ciò con gli abitanti del quartiere, alla presenza degli Assessori Bazzarri e Chianella e invitando tutti i consiglieri comunali dell'Intergruppo della Sinistra. Infatti, riteniamo prioritario l’inserimento del problema della mobilità ponteggiana nell’agenda politica dell'amministrazione comunale. Chiediamo questo con forza perché non possiamo accontentarci di qualche rotonda: ciò che serve a Ponte San Giovanni sono interventi strutturali rispetto ai molteplici nuovi insediamenti abitativi”. Condividi