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"Rifondazione comunista di Perugia considera in maniera molto negativa l’accordo separato sulla contrattazione, avvenuto senza la Cgil, il più grande sindacato italiano. Un accordo che determina la divisione del mondo sindacale e dei lavoratori, sui quali si intende scaricare ancora una volta i costi della crisi". Questo il giudizio espresso da Enrico Flamini, segretario provinciale del Prc, secondo il quale "l’accordo apre la strada alle gabbie salariali, a politiche sperequative in mano all’arbitrarietà e alla volubilità delle imprese". "Bene ha fatto la Cgil - afferma sempre Flamini - a non firmare un accordo che determinerà un’ulteriore riduzione dei salari reali, un peggioramento delle condizioni di lavoro, un approfondimento delle disuguaglianze del paese. Noi ci sentiamo impegnati da subito a contribuire alla costruzione di una vera e concreta opposizione all’accordo nei luoghi di lavoro e in tutta la provincia". L'esponente di Rifondazione comunista annuncia infine il convinto sostegno del suo partito allo sciopero generale previsto per il 13 febbraio prossimo, indetto da Fp Cgil e Fiom Cgil, contro l'accordo sulla riforma del modello contrattuale e per chiedere un forte investimento su welfare ed ammortizzatori sociali. Condividi