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di Nicola Bossi - Terni Volti che non si vedevano da tempo, dai primi mesi del Governo Prodi, operai che sanno che devono rialzare la testa per non essere schiacciati da crisi e nuova riforma dei contratti, e sindacalisti sponda Cgil che hanno tanto voglia di una sinistra forte e autorevole. E' stata una sorpresa la riunione di ieri sera a Terni di Rifondazione Comunista, guidata da Damiano Stufara, dopo la secessione malinconica - definita una traversata in mare aperto dallo stesso Alberto Sabatini -. C'è chi ha contato 120-130 persone e chi ne ha contante un centinaio. "Il ritorno del Prc in mezzo alla gente sta pagando: c'è voglia di fare politica e soprattutto di fare comunità per difendere i diritti dei lavoratori" spiega Stufara al termine della riunione "ho visto volti di compagni che avevano abbondanato la sezione da anni, ma soprattutto quello che mi stupisce - l'assessore indica con la mano destra un gruppetto formato da 15 persone - che c'è anche gente che vuole fare la tessera e che non conoscevamo minimamente". Lavoro, diritti e schiena dritta contro i poteri: gli ingredienti che stanno salvando la federazione di Terni. Condividi