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Rifondazione Comunista dell’Umbria esprime un giudizio fortemente negativo sull’iter che ha accompagnato la redazione della proposta della Giunta regionale concernente il Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno 2009. Il Consiglio regionale viene chiamato a discutere una proposta di piano che assomiglia più ad un rogito che ad un vero e proprio atto politico amministrativo Le polemiche che nelle settimane hanno accompagnato il dimensionamento testimoniano la mancanza di partecipazione dei territori e delle istituzioni scolastiche direttamente interessate. In alcuni casi, vedi Todi, Assisi o anche Terni, nemmeno i Consigli comunali sono stati chiamati ad esprimersi su quanto stabilito in altre sedi. Nel merito del provvedimento è evidente che dietro alla proposta non c’è una idea di scuola, mentre sarebbe utile ragionare su come sviluppare poli scolastici di eccellenza in grado da un lato di rispondere alle nuove esigenze formative e dall’altro di garantire percorsi formativi che assicurino sbocchi professionali concreti sul territorio. Rifondazione Comunista sarà impegnata domani in Consiglio regionale per tentare di migliorare, per quanto è possibile, il testo che approderà in aula attraverso la presentazione di emendamenti che affrontano i nodi più spinosi del testo e raccogliere così le istanze che numerose arrivano dalle realtà locali. Condividi