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PERUGIA - Sicuramente uno dei primi temi che dovra' affrontare la coalizione di centrosinistra in vista della costruzione del percorso delle primarie e' quello dei costi della politica e la questione etica. Troppe consulenze d'oro, troppe nomine politiche; troppi assessori esterni ''investiti' e non sottoposti al vaglio del voto popolare hanno in questi anni fatto lievitare i costi della P.A. e il disamore degli elettori verso la buona politica''. Lo ha detto Daniela Chiavarini coordinatrice regionale umbra dei Verdi Il sole che ride. ''Le vicende giudiziarie relative ad alcuni enti provinciali - ha aggiunto - ci inducono a chiedere una riflessione profonda alle forze che in questi anni hanno gestito il governo della provincia di Perugia e di molti comuni''. ''L'Umbria - ha spiegato Chiavarini - ha bisogno di trasparenza, di partecipazione e di una coalizione di centrosinistra in grado di affrontare in modo autorevole le sfide elettorali che ci aspettano nei prossimi mesi. E' giunto il momento di interrompere la pratica delle nomine politiche dei direttori delle Asl, di mettere uno stop alle consulenze d'oro ad personam che non passano il vaglio di alcun organismo politico. C'e' anche la necessita' di una legge elettorale regionale che riduca il suo peso sulle casse pubbliche attraverso un sistema - ha concluso - che non preveda assessori esterni, ma che lasci agli elettori la scelta dei suoi rappresentanti. Proposte, come quella del Pd, che portano a 39 (31+8) il numero complessivo di consiglieri piu' assessori, ci paiono quanto meno discutibili. Rimanere a 36 componenti senza assessori esterni, magari con una contrazione delle indennita' (anche il Prc parla di riduzione del 50% -ndr-) consentirebbe di ridurre i costi e di mettere in atto un principio fondamentale di democrazia''. Condividi