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ASSISI - Tanta gente, non solo dall'Umbria ma da varie regioni italiane, dal Nord al Sud: la pace obiettivo da raggiungere a Gaza, ha mobilitato gente comune e politici, dai 40 sindaci che con fascia tricolore sono in sala, ai politici nazionali (sono presenti Massimo D'Alema, il segretario del Prc Paolo Ferrero, Fausto Bartinotti, dirigenti locali come il segretario umbro del Prc Stefano Vinti, la presidente della regione Maria Rita Lorenzetti, il presidente dell'assemblea umbra Mauro Tippolotti, il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci). L'iniziativa di una manifestazione per la pace ad Assisi della Tavola della Pace e di tante altre associazioni ed enti, vede in prima fila Flavio Lotti e Andrea Olivero, presidente nazionale dell'Acli. Sul palco del centro congressi della Cittadella di Assisi in una scenografia che mostra i bombardamenti e le distruzioni a Gaza, sono intervenuti il presidente della Provincia Giulio Cozzari coordinatore nazionale degli enti locali per la Pace, la Presidente dell'Umbria Lorenzetti, Flavio Lotti e l'ex ministro degli esteri Massimo D'Alema. Testimonianze telefoniche dalle zone di guerra sono state fatte ascoltare agli intervenuti: da Gaza, da Israele, da Gerusalemme e da altre zone sotto i bombardamenti. Alla manifestazione sono presenti i sindacati, con il segretario regionale della Cgil Mariotti e le bandiere dell'organizzazione. La presidente della Giunta Umbra Lorenzetti ha detto di partecipare ''non solo come persona, da sempre convinta costruttrice di pace per la mia esperienza, ma con l'adesione formale della Regione Umbria. La costruzione della pace fa parte della pelle degli umbri e penso di rappresentare i cittadini umbri stando qui a dire ''basta'. Stamani e' stata bombardata una scuola dell'Onu, bisogna fermare questo massacro, deve esserci una sospensione, la comunita' internazionale ha una grave responsabilita', sia l'Onu che l'Unione Europea. Ognuno - ha aggiunto - deve sapere che tutto cio' che accade nel bacino del Mediterraneo e l'Oriente e' cosa che riguarda direttamente l'Italia. Il Governo italiano spinga, perche' ci siano, come e' gia' stato 2 anni fa in Libano, osservatori che garantiscano il cessate il fuoco, che ci sia una forza di interposizione e che ci sia assunzione di responsabilita'. Questo e' cio' che bisogna fare; essere qui non e' solo un atto di testimonianza ma e' un atto che interroga la politica, le scelte di un Governo, che dei governi locali. Non possiamo pensare che e' una cosa talmente grande che non possa riguardare ognuno di noi , governi locali, regionali ed ogni cittadino. L'insegnamento di Capitini e di Francesco, ci dice ad ognuno di fare qualche cosa, noi ci sentiamo responsabili, vogliamo essere qui e fare la nostra parte.'' ''Voglio ricordare che l'Umbria - ha aggiunto la presidente Maria Rita Lorenzetti - ha il coordinamento di tutte le regioni italiane per gli aiuti e la cooperazione in quella terra martoriata, abbiamo per questo aderito, gia' giovedi' scorso alla richiesta del governo italiano, al ministro Frattini di far parte di un'unica forza tra governo, enti locali, regioni per gli aiuti umanitari e domani partira' il primo cargo del sistema Italia in quelle regioni; ma non basta, quella e' la parte che occorre fare subito, il ''cessate il fuoco' serve subito ma cio' che occorre fare e' intensificare il mettersi a disposizione di movimenti, associazioni istituzioni che in Israele come in Palestina credono a quella che e' la cosa giusta da fare, 2 popoli, 2 stati, sicurezza per lo stato di Israele - ha concluso - la dignita' di uno stato al popolo palestinese e Gerusalemme che abbia il ruolo che ha come capitale in quell'area martoriata, questo e' la battaglia che occorre fare, e' difficilissima ma questo e' l'impegno che occorre metterci a cominciare dalla piccola Umbria che pero' sente una grande responsabilita'''. Per Andrea Olivero, presidente nazionale Acli ''noi vogliamo dimostrare di essere concretamente dalla parte della Pace, cio' essere un soggetto terzo rispetto ai contendenti, abbiamo grande stima e considerazione per Israele e per la Palestina, due popoli che hanno patito tanto, troppo, in questi anni e chiediamo loro di avere oggi il coraggio di guardare avanti lo chiediamo a questa classe politica che purtroppo in questi tempi ha dimostrato tanta, troppa debolezza e che ha ceduto alla logica della guerra, chiediamo di fermarsi, finche'sono in tempo per tutelare i loro popoli, stanno facendo massacrare persone innocenti e questo non e' ammissibile, la logica per cui siamo qui e' chiedere il cessate il fuoco e contestualmente di chiedere all'Italia - ha concluso - di fare la sua parte; noi vogliamo un Paese che s'impegni per chieder il cessate il fuoco a due paesi amici, Israele e Palestina e per offrire anche le proprie forze per una forza internazionale che vada poi a garantire il cessate il fuoco che e' il primo passo per arrivare poi aduna trattativa vera di pace''. La manifestazione si concludera' con un corteo dei partecipanti, dinanzi al Sacro Convento di San Francesco nella Piazza Inferiore, dove interverranno il vescovo di Assisi mons. Sorrentino e dove parlera' anche il custode del sacro convento Vincenzo Coli. Condividi