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PERUGIA - Stamani la conferenza stampa, ieri sera la riunione del Coordinamento dei Circoli PRC di Perugia che allo stato delle cose, sta scritto in un comunicato stampa appena pervenutoci, "ritiene di non poter ravvisare l’effettiva esistenza di una coalizione di centrosinistra neL Comune di Perugia, coalizione che si dovrà costruire sulle basi di una condivisa discussione e di un programma". Il documento, che conferma in toto le cose dette stamani da Luciano Della Vecchia, così prosegue: "mentre il Pd proclama il suo candidato a sindaco, indicendo primarie che servono soltanto a risolvere i suoi problemi interni, il Prc avverte un grave ritardo nella preparazione di un serio programma di governo per la città. Rifondazione Comunista continua i suoi incontri con le altre forze politiche democratiche trovando convergenze su molti elementi di intese basate sui bisogni e la domanda sociale che rappresentino un segnale di svolta reale e netta per indicare un orientamento esplicitamente alternativo a quello delle forze di destra. La condizione generale di crisi in cui versa il Paese non risparmia nemmeno Perugia, città capoluogo di regione, cui spetta un ruolo di centro culturale e civile in grado di competere con le altre realtà del centro Italia. Tale situazione ha un riflesso in primo luogo sulle condizioni sociali con la crescita di nuove povertà e disagio sociale. Quindi le istituzioni locali acquistano un ruolo centrale come primo ambito d’intervento per la gestione di politiche di redistribuzione e di inclusione sociale. Il Prc considera fondamentale che programmi ed alleanze siano fondati su alcuni punti ritenuti imprescindibili: Un modello di sviluppo: a tale proposito si ribadisce la fine del ciclo del mattone che offre un lavoro ed un‘economia poveri e rilancia l’impegno per uno sviluppo di imprese e lavoro innovativi. Sostegno al reddito: si ritiene fondamentale una revisione delle tariffe, dell’addizionale Irpef e un adeguamento alle nuove necessità che la crisi economica impone per quanto riguarda il welfare nel suo insieme. Gestione dei rifiuti: si rilancia la proposta della separazione delle competenze tra chi gestisce il differenziato e chi tratta la parte indifferenziata. Si sottolinea il no deciso alla costruzione di un termovalorizzatore nel territorio del comune di Perugia, mentre si evidenzia la necessità di intervenire nel campo energetico proponendo iniziative e sostenendo progetti che tendono al risparmio energetico con l’uso delle fonti rinnovabili e di seguito l’apertura di ricerca e impresa di qualità. Centro storico: si propone la rivitalizzazione del centro storico di Perugia tramite il recupero edilizio e le iniziative culturali che non siano ad esclusivo appannaggio di una ristretta elite. Sicurezza: si rinnova la proposta già avanzata dal Prc sul progetto Sicurezza Democratica. Commercio: si richiama l’attenzione sulle difficoltà incontrate dai piccoli commercianti e dagli artigiani che vengono accentuate dalla continua nascita di centri commerciali e dalla soffocante presenza della grande distribuzione. Su questa tematica il Prc dice no a nuove megastrutture e indica politiche di sostegno alle attività commerciali in difficoltà. Si propone un rilancio dei mercati rionali basati sulla filiera corta. Questione morale: Perugia deve tornare ad essere un laboratorio di idee e sperimentazioni. La città deve essere anche un modello di moralità e trasparenza che per noi significa autonomia della politica dai poteri forti". Condividi