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di Simone Guerra Capogruppo Prc, Pdci, Sinistra Unita Comune di Terni Domani ad Assisi e a Roma si rimettono in marcia migliaia di persone per chiedere l'immediata fine del massacro di civili e di ogni altra forma di rappresaglia. Per chiedere che L'Italia e l'Europa rompano il colpevole silenzio e l'inerzia che ne ha contraddistinto fino ad oggi l'atteggiamento di fronte alla tragedia della popolazione di Gaza, si facciano protagoniste di un'iniziativa politico-istituzionali che interrompa l'escalation di violenza e ricostruisca nel più breve tempo possibile, nonostante tutto, le condizioni per cercare di nuovo una soluzione di pace e di convivenza tra i due popoli. Per provare a percorrere la via della giustizia per il popolo palestinese, che non ha Stato e soffre di una insostenibile condizione di disparità nei rapporti con Israele. Per cercare di opporsi ad una violenza cieca delle armi che alimenta a dismisura l'odio reciproco e gli opposti fondamentalismi. Per chiedere subito un cessate il fuoco affinché sia posta fine ai massacri, la cessazione immediata dell'occupazione israeliana della striscia e l'Onu invii una forza di aiuto alla popolazione civile e di interposizione. Non sfugge il rammarico per cui in Italia non si siano potute trovare le condizioni per poter svolgere un unica manifestazione (a differenza della maggioranza delle capitali europee). Troppe le differenze, ed è troppo pericoloso, nel clima di scontro tra religioni e civiltà che si va creando perseguire tali divisioni. E' importante allora che dopo sabato si riparta anche nel nostro territorio con un lavoro condiviso, magari raccogliendo, l'appello di Moni Ovadia, attore, autore e scrittore ebreo e Ali Rashid, già primo segretario della delegazione palestinese in Italia, per costituire un Comitato Nazionale per la pace in Medio Oriente da far vivere anche a livello locale. Ciò di cui c'è bisogno è di un nuovo movimento per la pace in Medio Oriente, capace di affrontare la situazione con una piattaforma nuova e adeguata ai grandi mutamenti degli ultimi anni sia in Medio Oriente che nel nostro paese. Condividi