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di Daniele Bovi Questione rifiuti, Rifondazione alza la voce. Questa mattina, nella sala ex-giunta del Comune di Perugia, il gruppo comunale del Prc ha tenuto una conferenza stampa contro il bando pubblicato dal Comune sulla gestione dei rifiuti che riguarda l’Ato2. Due i punti del documento che il partito non digerisce: la mancata separazione dei soggetti che devono dare vita allo smaltimento e al controllo, e la mancata indicazione della quota di raccolta differenziata. “Se non si indicano le cifre di raccolta differenziata – dice il presidente del Consiglio comunale Roberto Ciccone - la via è quella che porta al termovalorizzatore. Questo è il classico colpo di mano che pone questioni serie sulla trasparenza dell’operazione e sulla volontà di dare vita ad un percorso realmente innovativo. Ribadisco che i punti determinanti sono due: separazione dei soggetti e indicazione di una quota di raccolta differenziata”. A parlare di vero e proprio colpo di mano da parte del Pd è anche il coordinatore comunale del Prc Luciano Della Vecchia: “Il nostro partito si è battito duramente in Regione sul piano rifiuti, dando ad esso un contributo importantissimo. Questo è un bando che si rifà ad un piano di sette anni fa, incentrato ancora una volta su inceneritori e discariche. Si tratta di un blitz politico ingiustificato. E’ inutile che poi noi ragioniamo sul piano rifiuti quando tutto viene deciso in silenzio. Se non c’è trasparenza va cambiata rotta. Se si fanno le cose di nascosto poi rimane sempre il dubbio. Il Pd dica chiaramente che vuole l’inceneritore: a sei mesi dalle elezioni lo deve dire”. Il mirino di Della Vecchia si sposta poi sulla parte privata della Gesenu: “C’è una parte della politica subalterna a quella privata della Gesenu che gestisce le discariche: si pone una questione morale. La vigilanza non può spettare allo stesso soggetto addetto allo smaltimento”. Alla conferenza stampa era presente anche il capogruppo al Comune di Todi Andrea Caprini: “Ci impegneremo a far modificare sostanzialmente il bando. Chi ha esperienza amministrativa sa che i comuni hanno avuto grande difficoltà a operare in regime di raccolta differenziata. Il bando, così come è stato redatto, rappresenta una spada di Damocle per quelle amministrazioni che hanno investito nella raccolta differenziata. Con questo bando siamo costretti a pensare che qualcuno stia facendo il furbo”. Condividi