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PERUGIA – La Giunta regionale, condividendo l’appello della Tavola della Pace su “Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile, dobbiamo fare la nostra scelta”, E, su proposta della Presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ha dato la sua adesione alla manifestazione in programma per il prossimo 17 gennaio ad Assisi. “Da sempre l’Umbria, la sua gente, le sue Istituzioni – ha dichiarato la presidente Lorenzetti, annunciando la sua partecipazione alla manifestazione di Assisi -, sono in prima fila nella lotta per la pace. E’ uno dei tratti caratterizzanti della nostra storia, della nostra cultura e della nostra stessa identità. Da San Francesco ad Aldo Capitini gli umbri hanno imparato che è richiesto a ciascuno di noi fare qualcosa perché nel mondo non vi siano guerre”. La presidente Lorenzetti, a questo proposito, ha affermato di condividere “il contenuto dell’appello della Tavola della Pace alla base della manifestazione di sabato ad Assisi. Soprattutto quando ci dice che ‘la continuazione di questo dramma è una tragedia per tutti. La più lunga della storia moderna. Nessuno può chiamarsi fuori. Siamo tutti coinvolti. Tutti corresponsabili. Questa guerra non sta uccidendo solo centinaia di persone ma anche le nostre coscienze e la nostra umanità. Il nostro silenzio corrode la nostra dignità. Complici della guerra o costruttori di pace? Dobbiamo fare la nostra scelta. Altre opzioni non ci sono’. Ebbene, noi la nostra scelta l’abbiamo fatta. Stiamo e staremo dalla parte dei Costruttori di pace”. “Avvertiamo in questi giorni, in queste ore, un fortissimo sentimento di vicinanza a tutte le vittime di questa inaccettabile tragedia, anche in considerazione dei forti legami che come Regione Umbria abbiamo con quella terra martoriata, costruito in anni di concreta collaborazione che ci ha visti e ci vede anche impegnati nel coordinamento di tutte le Regioni italiane per le iniziative di cooperazione in quell’area. Ruolo che vorremmo adesso ulteriormente intensificare, offrendo la nostra concreta collaborazione a tutte le Istituzioni, i movimenti politici, le associazioni che in Israele come nei territori palestinesi si battono affinché si ritrovi la strada del dialogo e della pace che consenta di fermare questa strage e definire un accordo di pace vero e duraturo affinché ciascuno dei due popoli possa vivere in sicurezza nel proprio Stato”. Condividi