lorenzetti-12.jpg
Di seguito riportiamo integralmente il testo della lettera di Maria Rita Lorenzetti “Caro Presidente, sento l’esigenza di scriverti dopo aver riscontrato inaccettabili strumentalizzazioni rispetto alla posizione assunta dall’Umbria in merito alla vicenda dell’emergenza rifiuti in Campania e in seguito alle recentissime vicende giudiziarie che hanno portato al sequestro dell’impianto di termovalorizzazione della città di Terni, l’unico esistente in Umbria. Vorrei, come ho già fatto a Palazzo Chigi alla tua presenza, dire che l’Umbria condivide i tuoi reiterati appelli al senso di responsabilità di tutti e di ciascuna Regione d’Italia perché la questione “Campania”, per le sue ricadute sull’immagine del nostro Paese nel mondo, è ormai questione nazionale che impone a tutti di fare il proprio dovere. Ebbene, l’Umbria non ha mai negato la sua solidarietà a nessuno. L’ha sempre offerta e senza necessità di alcun appello. Lo ha fatto con generosità innanzitutto verso la Campania, quando ha avuto le condizioni per farlo. Ora, come ho avuto modo di dire sempre a Palazzo Chigi, siamo davvero nelle peggiori condizioni. Aggravate dalla vicenda del sequestro dell’impianto della città di Terni. La posizione della Regione Umbria è limpida. Ma vorrei ribadirtela. Innanzitutto la mia è stata tra le primissime Regioni a dare solidarietà alla Campania, per un’emergenza che dura da tempo, smaltendo da sola, sulla base di tre accordi di programma, circa 170 mila tonnellate di rifiuti provenienti da quella regione, da dicembre 2001 ad aprile 2004. Proprio nell’aprile del 2004 la magistratura ha avviato, sulla vicenda, un’indagine giudiziaria che ha portato all’invio di avvisi di garanzia nei confronti, tra gli altri, dell’ex assessore regionale all’ambiente, dell’ex sindaco della città di Orvieto, in cui è ubicata la discarica dove sono stati smaltiti i rifiuti in questione, funzionari regionali e comunali, e dei vertici della società di gestione del sito. Fu anche disposto il parziale sequestro della discarica”. Condividi