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Se non è scissione, si può dire che siamo all'anticamera. La minoranza del Prc che fa capo a Nichi Vendola infatti, lascerà oggi la direzione del partito in segno di protesta per la ''condotta arrogante'' della maggioranza. Lo ha detto ai giornalisti Franco Giordano pochi minuti fa quando stava per riunirsi la direzione convocata dalla maggioranza del partito. All'ordine del giorno c'è anche il licenziamento del direttore di Liberazione Piero Sansonetti. I rappresentanti della minoranza in direzione sono 28 su 60 componenti. 25 dei 28 si dimetteranno, mentre 3 hanno deciso di restare al loro posto. I giornalisti inoltre hanno chiesto a Franco Giordano se questa sia l'anticamera della scissione. ''Vedremo più in là'', è stata la risposta dell'ex segretario. Intanto sotto la redazione di Liberazione, gli stessi lavoratori del giornale, insieme al sindacato e a tutti coloro che si sentono vicini al quotidiano, è stato organizzato un sit in proprio in concomitanza con la direzione del partito. Il direttore Piero Sansonetti, arrivando al sit in, ha così commentato con i colleghi giornalisti: "Si rompe una tradizione della sinistra italiana lunga 40 anni: tradizione rappresentata dall'Unità, dal Manifesto e da Liberazione che, pur essendo giornali di partito, hanno prodotto i migliori giornalisti italiani". All'arrivo di Sansonetti ci sono stati applausi, strette di mano e anche un brindisi organizzato in strada; attaccati al portone manifesti pro-Sansonetti e contro il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero. "Non so cosa succederà domani - ha detto Sansonetti - ma la nostra battaglia è stata un bell'esempio di resistenza. La sinistra ha subito una delle più grandi sconfitte della storia e, al momento, quella riformista è allo sbando e quella radicale si chiude in una ricerca di identità che non si capisce a cosa possa portare, se a trovare Breznev o Stalin". Condividi