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Se la politica si riduce ad un lucchetto aperto per pochi e chiuso per altri, è il fallimento di chi si era assunto il ruolo del "capo" per uno scopo che è quello di radicare le idee di una comunità. Questo accade a Foligno nel circolo del Prc. E' inutile che il circolo si lamenti ad Umbrialeft parlando di iniziative di associazioni comuniste - che grazie a dio esistono - che a loro insaputa fanno politica, portano personaggi nazionale come il prossimo 14 gennaio sulla questione Palestinese. Cari membri del direttivo per pochi eletti: colmano il vuoto politico che avete evidentemente lasciato voi in città a pochi mesi dalle elezioni comunali. Il cambio della serratura del circolo ne è la prova. Ma è roba vostra? O è di una comunità più ampia? L'avete pagato voi quel locale? Oppure tutti insieme gli iscritti e gli eletti?Ma soprattutto a cosa vi serve un locale se si fa movimento? Oppure se si spera nella debacle di giugno per avere la polvere da amministrare con altre sigle e altri segretari nazionali? Con piacere pubblichiamo la lettera dei compagni di Rifondazione che vogliono continuare a lavorare nel Prc, ma sono ostacolati. Per far capire cosa accade e quanto siamo capaci di farci del male da soli, mentre il paese e la regione affoga, mentre il territorio del folignate è sempre più avaro di lavoro. Nbc Care compagne e cari compagni, apprendiamo, dalla lettura di UmbriaLeft, di una sedicente segreteria del Circolo di Foligno, composta da Mario Gammarota, Cinzia Abramo, Gianni Furiani, Giovanni Tomassetti e Salvatore Savastano, che si lamenterebbe delle iniziative messe in campo dalle compagne e dai compagni di Rifondazione Comunista di Foligno. In realtà, sono ormai mesi che non si riuniscono più gli organismi dirigenti del Partito: né il direttivo né tantomeno l’assemblea degli iscritti. L’ultima riunione di cui abbiamo conoscenza certa è un’assemblea tenutasi nel mese di ottobre, alla presenza del segretario provinciale Enrinco Flamini, in cui si è censurato l’operato svolto dal ristrettissimo gruppo dirigente in quei mesi. A seguito di quella riunione, il segretario, di fatto sfiduciato dalla base militante del partito, non ha ritenuto di dover trarre alcuna conseguenza, trincerandosi dietro aspetti burocratici e formali. Da quella data più nulla. Abbiamo sì avuto notizia di qualche pseudo-direttivo, al quale non abbiamo ritenuto di dover prendere parte perché non tutti i compagni stati invitati, come se esistesse un potere del segretario di convocare solo alcuni compagni e non altri. In questi mesi la vita del partito a Foligno è stata totalmente inesistente, se non fosse per l’iniziativa presa da singoli compagni e dall’associazione “Luciana Fittaioli”, che si sono fatti carico di far vivere anche a Foligno una presenza comunista organizzata. Per tutta risposta, questa attività, generosa e militante, da parte dei compagni della base del PRC è stata spesso oggetto di polemica e denigrazione da parte di chi millanta di essere “dirigente del partito a Foligno”. Da ultimo, il segretario, senza dir niente a nessuno, ha cambiato la serratura della sede, impedendo l’accesso al Circolo a tutte le compagne e a tutti i compagni che in questi anni vi hanno militato, dedicandovi le proprie energie, il proprio tempo, parte della propria vita. Infine quest’ultima polemica, in merito ad un’iniziativa sulla drammatica situazione palestinese, che è la gocca che fa traboccare il vaso. Non siamo più disposti a tollerare insulti più o meno velati da parte di chi non fa assolutamente nulla per rafforzare il partito, il suo radicamento territoriale, la sua utilità sociale, il suo consenso, ma che, anzi, spesso e volentieri, si adopera per annullare la presenza e visibilità del PRC. Per senso di responsabilità e spirito di partito, anziché inviare queste poche righe alla redazione di UmbriaLeft e alla stampa locale, abbiamo deciso per il momento di inoltrarla ai soli compagni del Partito, dimostrando per l’ennesima volta senso di responsabilità, ma chiarendo allo stesso tempo che, ormai, la nostra pazienza è finita e la misura è davvero colma! I compagni del Direttivo Condividi