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"DIO RICICLA, IL DIAVOLO BRUCIA": è il titolo del convegno organizzato dal Comitato di Gualdo Cattaneo che si batte contro la centrale a carbone dell'Enel e contro l'ipotesi di convinvenza con un termovalorizzatore. l'evento andrà in onda domani alle 19 gennaio alle ore 16 presso la sala congressi del Centro Acquarossa di Gualdo Cattaneo e vedrà come principale relatore nientemeno che Paul Connett, Professore Emerito di Chimica Ambientale presso la S. Lawrence University di New York e fondatore della Rete Mondiale "RIFIUTI ZERO". Il Prof. Connett dimostrerà che esistono alternative ecologicamente sostenibili ed econmicamente vantaggiose all'incenerimento dei rifiuti, operazione questa che è stata ampiamente riconosciuta a livello scientifico internazionale come NON RISOLUTIVA in materia di smaltimento (basti pensare cje 3 tonnellate di rifiuti bruciati producono 1 tonnellata di ceneri tossiche) e soprattutto MALSANA dal punto di vista ambientale e sanitario a causa dell'emissione di nanoparticelle, ossia particolato ultrafine di dimensioni micrometriche e nanometriche, impossibile da filtrare, che si insinua nelle cellule dell'organismo causando diversi tipi di malattie, quali linfomi, sarcomi e le cosiddette "nanopatologie", ternime coniato dalla D ott.ssa Gatti dell'Università di Modena, recentemente nominata dalla Dott.ssa Massini della procura di Terni come perito per le indagini sull'inceneritore di Maratta. Sono stati ufficialmente invitati personaggi eccellenti dell'amministrazione regionale e delle amministrazioni locali, a partire dalla Presidente Lorenzetti, l'Assessore all'Ambiente Bottini, tutti i consiglieri regionali, i Sindaci di Perugia, Terni e di tutti i Comuni del comprensorio (in particolar modo il Sindaco di Giano Morbidoni), i presidenti delle Provincie di Perugia e Terni, nonchè il direttore dell'ARPA Piccioni. Sarà un'occasione per riflettere e per proporre delle alternative concrete a ciò che rischia di rappresentare il punto di rottura definitivo ed irreversibile tra la politica e la società civile : a volere i cosiddetti "termovalorizzatori" sono infatti sempre gli amministratori e mai i cittadini. Nemmeno il "lavaggio" mediatico in atto da qualche settimana, infatti, sembra convincere gli italiani circa l'innocuità e l'utilità di questi impianti che vivono di finanziamenti comunitari (i famosi CIP6) risultando al contempo antieconomici ed antiecologici. Condividi