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PERUGIA – Il sito alle porte di Spoleto (loc. La Palazzetta) dove nel settembre del 2007 si verificò l’incidente di una cisterna con conseguente riversamento di circa 300 quintali di gasolio, “è stato prontamente messo in sicurezza con la rimozione del primo strato di terreno e con la copertura dell'intera area contaminata con un telo impermeabile, da mantenere in posto fino a bonifica avvenuta”. Lo ha comunicato in Consiglio provinciale l’assessore all’ambiente Sauro Cristofani, rispondendo ad una interrogazione presentata sull’argomento dal consigliere del Gruppo misto Luigi Andreani. Quest’ultimo, interessandosi della problematica, chiedeva di conoscere “per quali motivi non sia stata data ancora dalla Provincia l’autorizzazione alla rimozione del terreno inquinato”, tenendo anche conto delle possibili conseguenze per le falde del torrente Tessino. Nel ricostruire quanto accaduto dal settembre 2007 ad oggi, Cristofani ha ricordato in primo luogo come la Provincia di Perugia, nell’ambito delle sue competenze, abbia elevato una sanzione amministrativa nei confronti della ditta responsabile della contaminazione, “a seguito di riscontro di irregolarità nella fase di messa in sicurezza del sito”. “Il problema è da tenere costantemente sotto controllo – sono state le parole dell’assessore – ma non corrisponde al vero che la mancata autorizzazione alla rimozione del terreno comporterebbe gravissime conseguenze per l'ambiente, in quanto la copertura dell’area inquinata, prescritta dall’Arpa, aveva il preciso scopo di evitare il propagarsi della contaminazione. Inoltre nella relazione presentata dal responsabile della cantaminazione circa la descrizione di sintesi dei primi interventi, era stata esclusa la possibilità di contaminazione delle acque sia superficiali che profonde”. Per quanto riguarda invece il progetto di bonifica dell’area, secondo quanto riferito da Cristofani, “ad oggi – ha concluso l’assessore - la pratica in questione, dopo essere stata più volte presentata ma incompleta dei requisiti di legge richiesti, è depositata presso la Regione per la necessaria approvazione in Conferenza dei Servizi e, si spera, conseguente rilascio dell'autorizzazione alla rimozione del terreno”. Perplesso della risposta ricevuta si è detto il consigliere Andreani che ha dichiarato di non essere convinto che il livello di inquinamento sia rimasto invariato dal 2007 ad oggi. Condividi