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Il movimento pacifista e le forze che lo appoggiano si devono mobilitare insieme, al di là delle differenze politiche, per "fermare il massacro" determinato dall'offensiva militare israeliana in Medio Oriente. E' questo il messaggio che il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero e il responsabile Esteri dello stesso partito, Fabio Amato, affidano a una dichiarazione congiunta sui fatti di Gaza. "La guerra che sta imperversando a Gaza, con il suo carico di dolore e di morti innocenti, deve essere fermata al più presto", si legge nela nota del Prc. "Circa un terzo dei 689 palestinesi uccisi nei 12 giorni di offensiva israeliana a Gaza - sottolineano Ferrero e Amato - sono bambini e adolescenti di meno di 16 anni di età. E' necessario, nei prossimi giorni, arrivare a mobilitazioni il più ampie ed unitarie possibili, di sostegno al popolo palestinese, al suo bisogno di unità di fronte alla drammatica escalation in corso. La richiesta di unità è anche uno dei punti della piattaforma delle forze della sinistra palestinese, che ho avuto modo di incontrare nel nostro recente viaggio nei territori occupati. Il movimento italiano, le forze democratiche e che si battono per una pace giusta, devono raccogliere questo appello, e saper costruire occasioni di mobilitazione in cui tutti coloro i quali condividono l'obiettivo di fermare l'aggressione israeliana a Gaza possano partecipare". "Sarebbe un errore gravissimo - spiegano i due dirigenti di Rifondazione - se le differenze politiche che attraversano il movimento in Italia impedissero la costruzione di un appuntamento unitario per tutti coloro che vogliono chiedere semplicemente ma nettamente che Israele fermi l'aggressione, la smetta con questo massacro. Non è pensabile che di fronte alla drammaticità della situazione a Gaza si facciano prevalere le ragioni della divisione su quelle - urgenti - della mobilitazione unitaria". "Il nostro Partito - conclude la nota - è impegnato in tutto il paese a costruire iniziative che vadano in questa direzione, e lavorerà per un appuntamento nazionale che unisca e non divida e invita tutti a muoversi in questa direzione". Condividi