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PERUGIA - La Cgil dell'Umbria aveva chiuso il 2008 aderendo allo sciopero generale del 12 dicembre, stamani ha aperto il 2009 manifestando davanti alla Prefettura di Perugia anche per la pace in Medio Oriente. Immediato cessate il fuoco sulla striscia di Gaza che fermi la strage e' la richiesta formulata, secondo la Cgil la pace e' infatti possibile, purche' venga riconosciuto il principio '2 popoli 2 stati'. Tra le altre emergenze evidenziate nel corso della manifestazione, oltre ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, le istanze rivolte al governo per una diversa politica economica che attraverso la detassazione sostenga stipendi e pensioni. A supporto della riflessione che in Umbria la crisi e' drammatica, il segretario Mario Bravi ha parlato, per la sola provincia di Perugia, di 6.000 cassa integrati, 8.000 posti di lavoro a rischio, un migliaio dei quali si sono gia' persi nel settore dell'edilizia ed inoltre 800 contratti a termine non stabilizzati. Per la Cgil e' inoltre pesante l'espulsione di manodopera tra gli immigrati, con il rischio che possano trovarsi costretti a rimapatriare e, pertanto, l'associazione sindacale chiede la sospensione della legge Bossi Fini. Condividi