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Prima di smontare l'albero di Natale e di rimettere le luci nelle scatole, si può fare ancora qualche regalo utile, magari per la Befana, magari un libro. Visto l'impegno di Rifondazione sul tema delle infiltrazioni mafiose (a proposito, la commissione voluta dal Prc sta raccogliendo i voti dei consiglieri, anche se a fatica), nella calza della Befana tra un dolcetto e l'altro ci può essere spazio anche per il libro di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato "Il ritorno del principe" (edizioni Chiarelettere, 15,60 euro). Non è vero che la mafia è quella che si vede in tv, e che i corrotti e i criminali sono una malattia della nostra società. Qui, in Italia, la corruzione e la mafia sembrano essere costitutive del potere, a parte poche eccezioni (la Costituente, Mani pulite, il maxiprocesso a Cosa nostra). Ricordate il "Principe" di Machiavelli? In politica qualsiasi mezzo è lecito. C'è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del Principe), ci sono i volti impresentabili di Riina, Provenzano, Lo Piccolo, e poi c'è la borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni e riesce a piazzare i suoi uomini in Parlamento. Ma il potere è lo stesso, la mano è la stessa. II libro è questo: racconta il fuori scena del potere, quello che non si vede e non è mai stato raccontato ma che decide, fa politica e piega le leggi ai propri interessi. Ci avviamo verso una democrazia mafiosa? Gli italiani possono reagire, è già successo. Condividi