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Egle Priolo PERUGIA – Tempo di bilanci per l’Autorità d’ambito territoriale ottimale 1 di Perugia, che ha chiuso il 2008 con una serie notevole di investimenti sul territorio, in larga parte resi possibili da fondi regionali. Dall’acquedotto di Montedoglio al depuratore di Ponte Felcino, dai controlli sulle perdite e alle mappature della rete acquedottistica, fino a tutti gli interventi che consentiranno di interconnettere le tre reti di adduzione dell’ambito perugino. Un panorama completo della situazione che è stato reso noto dal presidente dell’Aato 1, Massimo Perari, nella tradizionale conferenza di fine anno. Un’occasione, tra l’altro, anche per tranquillizzare i cittadini sulla questione delle bollette, e in particolar modo sulla parte relativa al canone per la fognatura e la depurazione per coloro che non sono allacciati né alla pubblica fognatura né ai depuratori, alla ribalta nelle cronache di questi mesi. “Dopo la recentissima sentenza della Corte Costituzionale, la n° 335 dell’ottobre 2008 – ha spiegato subito il presidente Perari –, che ha dichiarato incostituzionale la parte della legge Galli del 1994 che prevedeva che gli utenti dovessero pagare quella parte di canone anche se i servizi di depurazione e fognatura erano inattivi, si è creato il problema delle bollette che invece la contenevano. Ma i cittadini possono stare tranquilli, perché le prossime bollette, per coloro che non sono allacciati al servizio di depurazione e fognatura, non conterranno quella parte di costi. Qualora dovessero esserci degli errori, gli utenti potranno segnalarli sia al soggetto gestore che all’Autorità d’ambito”. “Una sentenza questa – ha proseguito Perari - che comunque arriva dopo che già nel 2004 una delibera dell’Aato 1 aveva stabilito di eliminare quella parte di canone per chi non era allacciato alla pubblica fognatura. Un particolare che le associazioni di consumatori che hanno lanciato la questione del ‘caos bollette’ dovrebbero invece sottolineare”. “Per quanto riguarda, poi – è stato il resoconto del presidente dell’Autorità d’ambito territoriale -, la situazione degli investimenti attuati, il bilancio dell’ente può chiudersi positivamente. Nel 2008, sono stati molteplici i lavori per migliorare il servizio idrico. A partire dal più grande investimento, un’opera epocale, quello dell’acquedotto di Montedoglio, che porterà l’acqua fino a Perugia e toccherà tutti i comuni dell’alta Umbria, per il quale è stata recentemente fatta una gara d’appalto da 10 milioni di euro, dei quali 7,5 che provengono da risorse regionale e il resto dalle tariffe. Poi il grande depuratore di Ponte Felcino, spesa prevista 4 milioni di euro, a cui se ne aggiungeranno altri 3 per la gara d’appalto per adeguare la rete fognaria della zona, fino a Sant’Egidio e Ponte Valleceppi. Inaugurato, inoltre, sempre nel 2008 il depuratore di Montesperello, che serve tutta l’area di Magione, e che è costato 2 milioni di euro”. Tra le altre opere ricordate da Perari, poi, anche la gara d’appalto da 2.340.000 euro per la rete fognaria che correrà lungo tutta la E45, nella zona di Città di Castello, più altri 2.100.000 per l’adeguamento dell’impianto di depurazione, dopo la dismissione di quello di San Giustino. E ancora, il rifacimento dei pozzi del Subasio, per un investimento di 2.800.000 euro, di cui 2.200.000 di fondi regionali, la gara d’appalto da 380mila euro per la rete fognaria di San Martino in Campo, gli altri 380mila per la copertura del depuratore di San Sisto, i 300mila per l’inaugurazione dell’acquedotto di Monte Castello Vibio, i 600mila per la fognatura a Cannara e il milione di euro per l’apertura dell’ultima propaggine della rete che serve la media valle del Tevere, che ancora aveva l’acqua razionata. Da sottolineare, infine, anche i quasi quattro milioni di euro che sono serviti, a Perugia, per la manutenzione straordinaria della rete e gli investimenti, già previsti per il 2009, di un milione di euro per arginare le perdite di acqua lungo la rete del servizio idrico. Condividi