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Strade divise e l'incubo della teoria di Vico (corsi e ricorsi storici). E' stato questo un passaggio della conferenza stampa di fine anno di Rifondazione comunista guidata dal tandem Vinti-Stufara. La scissione non c'è stata ancora, ma nei fatti è avvenuta da chissà quanti mesi. Non c'è nessuno presente della mozione Vendola: manca persino il segretario provinciale di Terni, Sabatini, che può governare con il 51 per cento dei voti il partito. Manca Sabatini ma non Terni: c'è il giovane assessore Stufara che rappresenta l'altra metà del Prc nel ternano e con lui una decina di uomini importanti dei circoli locali. A Terni, il prossimo giugno, si combatte la partita più difficile per il partito: se Sabatini deciderà di fare la Sinistra lasciando a casa il simbolo del Prc, allora scateranno ripercussioni nazionali. E il simbolo la falce e martello sarà salvo. Ma una spaccatura è pur sempre una spaccatura. Anche se per Vinti Rifondazione ne ha viste e vinte tante in questi anni: "Vi ricordate i Comunisti Unitari che uscirono dal Prc negli anni '90. Avevano nomi importanti. Ma sparirono perchè erano tanti colonelli e zero truppe. Il risultato non è mai scontato". Chissà. Certo che il clima non è quello di oggi. "Noi comunque - continua Vinti - lavoriamo per l'Unità". Tra due-tre mesi o forse anche meno il gruppo di Rifondazione rischia di perdere due membri: Tippolotti e Lupini, area Vendola. Ma nonostante questo non è certo che nascerà la Sinistra. Sinistra Democratica in Umbri ha perso uomini importanti, i Verdi non sono quelli dell'Abruzzo e i Comunisti Italiani hanno trovato la loro collocazione vicino al Pd. Sarà un 2009 difficile per la sinistra. L'unica ancora di salvezza anche se alcuni non ci credono è proprio il Prc per chi sogna un nuovo modo di fare la politica e il Pdci per chi vuole restare in scia al sistema Pd. Guardacaso due falci e martello e nessun arcobaleno. Condividi