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di Nicola Bossi Il primo assalto era stato respinto in sede di Tar. Ora il secondo assalto avverrà al Consiglio di stato. Da una parte la Rocchetta-Idrea (già beneficiata da Regione e Comune di Gualdo Tadino), dall'altra i comitati umbri per l'acqua pubblica e quelli del Rio Fergia di Gualdo Tadino e Nocera Umbra. L'obiettivo: sempre lo stesso. Quello di prendere il pozzo Corcia che vuole essere imbottigliato e inserito nel mercato. Anche se questo è collegato alle sorgenti del Rio Fergia e di altre falde dell'appennino gualdese-nocerino che sono in difficoltà dal 2000 ad oggi. Un ricorso che tutti si aspettavano. Ed infatti è arrivato a pochi giorni dalla scadenza dei termini. Per l'Idrea con capitale sociale di 50mila euro è un occasione alla quale difficilmente si può rinunciare. E questo non perchè le acque del Pozzo Corcia siano miracolose ma per il bottino che si può realizzare anche grazie alla vecchia legge della regione che sembra proprio scritta dalle multinazionali. I conti è facili farli: se il ricorso fosse vinto alla Rocchetta-Idrea la possibilità di prelevare 338 milioni di litri all’anno, che al prezzo stimato di 0,50 € al litro, generano un profitto di oltre 170 milioni di €. Il tutto a fronte di 14mila euro di canone annuo alla Regione e di un investimento di 45milioni di euro di cui 35mila euro in pubblicità per lanciare il progetto. Per fermare questa situazione che mette a rischio un territorio e il suo fiume e le sorgenti è stata organizzata un'assemblea pubblica organizzata dal Comitato Tutela Rio Fergia a Boschetto (Gualdo Tadino) il prossimo 3 Gennaio ore 16.00. Condividi