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"Sempre più spesso, a Spoleto, come in Campania o in Val Susa o in altre parti d'Italia e forse del mondo, chi difende il proprio territorio e i beni comuni viene criminalizzato o addirittura arrestato!". Inizia così la lettera appello del gruppo difesa ambiente di Spoleto dove militavano i quattro ragazzi che l'estate scorsa sono stati sbattutti in galera con l'accusa di attività eversiva e addirittura pronti a colpire per feroci attentati. Due di questi stanno ancora in galera: ma dei soldi, delle armi e dei proiettili da utilizzare non c'è ancora traccia. Le armi più pericolose in loro possesso erano e sono le loro idee. Ma questo non basta per finire in galera per oltre 3 mesi. "Sta succedendo in Campania - continuano nella lettera gliu ambientalisti spoletini - dove le lotte civili dei cittadini vengono strumentalizzate da chi non ha nessun interesse a risolvere il problema rifiuti,è successo a Spoleto, in Umbria, quasi tre mesi fa, con l'arresto di 5 ragazzi, 2 ancora detenuti in carcere e 2 ai domiciliari, "colpevoli" di lottare per l'ambiente e per la difesa del territorio in cui vivono contro gli interessi del grande partito trasversale degli affari, "colpevoli" di essere semplici cittadini e non personalità politiche dello stato o noti imprenditori". Colpevoli di essere come tanti di noi e di credere che ognuno di noi ha un obbligo ben preciso: quello di migliorare la vita, l'ambiente e la società in cui si vive. Almeno fino a prova contraria. Almeno finchè le forze dell'ordine non tirino fuori dei reati concreti e non quelli di parola o di appartenenza politica. "Occorre, ora più che mai - conclude il gruppo - dare un segnale forte continuando a lottare come abbiamo sempre fatto, con un'unica grande voce che va dall'Umbria alla Campania, dalla Val Susa alla Sicilia passando per Vicenza, contro la devastazione dei territori e contro tutte le nocività. SOLIDARIETA' a TUTTI I CITTADINI e a TUTTI i COMITATI che LOTTANO per la SALUTE e per l'AMBIENTE CONTRO i POLITICI INCAPACI e DISONESTI! LIBERTA' PER MICHELE E ANDREA ancora detenuti presso il carcere di Capanne di Perugia e per DAMIANO e DARIO agli arresti domiciliare!". Condividi