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PERUGIA - Servizi per l’integrazione dei singoli e delle famiglie stabilmente residenti, servizi per la prevenzione e il contrasto di marginalità e delinquenza, servizi per l’interazione con le comunità residenti: sono questi i tre “assi strategici” che caratterizzano il “10° Programma annuale di iniziative concernenti l’immigrazione” approvato, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Damiano Stufara, dalla Giunta regionale dell’Umbria. Il programma conta su un “budget” di 680mila euro così ripartiti: 544mila per i 12 ambiti territoriali (sarà considerato, con un “peso” dell’80% nella suddivisione, il numero dei residenti non appartenenti alla Ue e, con incidenza del 20%, il rapporto tra questi e la popolazione italiana) e 136mila per “progetti sovra ambito”. La presenza di immigrati, in Umbria come nel resto del Paese, è un fenomeno in rapida crescita. Secondo i dati ISTAT di fine dicembre 2007, gli stranieri presenti in Umbria sono 75.631, pari all’8,6% della popolazione residente (884.450). Secondo la Caritas, che utilizza anche dati Inail, il numero sarebbe in realtà di oltre 82mila. Nel 2007 le assunzioni di stranieri in Umbria sono state pari a 19.219 con un incremento dal 21,5 al 25,1%. I minori stranieri sono 16.815 (22,2%). Tra di loro si segnala una nuova generazione di nati in Italia il cui numero è di 9.367 (12,4%). La gamma degli interventi previsti dal programma è molto ampia. Corsi per l’apprendimento della lingua italiana, azioni di sostegno per l’inserimento scolastico dei ragazzi e misure per favorire l’accesso al credito e l’imprenditorialità degli immigrati, iniziative di tutela delle culture di origine caratterizzano il primo asse strategico. Il secondo prevede attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro, programmi di assistenza sanitaria, e, nel campo cruciale della “sicurezza”, progetti volti a contrastare la marginalità, prevenire il disagio e la devianza, il consumo e lo spaccio di alcool e sostanze stupefacenti, “recuperare” e reinserire i detenuti (come accade con gli italiani) con l’istituzione di sostegni extracarcerari, tra i quali un “Segretariato sociale” per detenuti stranieri. Nell’ambito del terzo asse strategico è, tra l’altro, previsto l’utilizzo di mediatori culturali tra comunità straniere e italiane, attività di informazione e formazione interculturali, iniziative culturali finalizzate alla comprensione reciproca. I progetti sovra ambito vedranno protagonisti le due Province, la stessa Regione o altri soggetti pubblici o privati. Ventimila euro, del budget di 136mila, saranno destinati all’arricchimento del sito web www.immigrazioneinumbria.it, nell’ambito dello sviluppo del progetto “Immigrazione in rete, comunicare per integrare”. Il resto delle risorse sarà utilizzato per finanziare progetti e attività di educazione interculturale, dialogo interreligioso, coesione sociale tra nazionalità diverse. “L’immigrazione – ha detto l’assessore Stufara - è una risorsa alla quale l’Italia e i Paesi sviluppati non possono rinunciare. Ma, anche guardando ai problemi che essa induce e volendo con realismo contrastarli e risolverli, – ha proseguito – di sicuro non esiste alternativa alla ‘linea della integrazione’, fondata su una logica di accoglienza e parità di diritti e doveri per gli immigrati, che è quella che la Regione Umbria intende confermare con il programma approvato”. Condividi