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PERUGIA - E’ l’acqua il soggetto principe del volume presentato ieri in Provincia alla presenza dei rappresentanti delle massime istituzioni umbre nel campo dell’ambiente, gli assessori Lamberto Bottini (Regione dell’Umbria) e Sauro Cristofani (Provincia di Perugia), di studiosi come Alberto Melelli docente di geografia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia e dell’editore Antonio Vella. E’ titolato “Riflessi d’acqua - Laghi, fiumi e cascate dell’Umbria” e contiene fotografie di Enrico Mezzasoma e testi di Roberto Borsellini. Dedicato all’acqua, il volume ci fa avvicinare al nostro territorio, anche quello meno conosciuto, attraverso le impressioni catturate dalla macchina fotografica dell’autore che ci consegna sensazionali effetti cromatici, in viaggio tra fiumi, laghi e cascate, alla vista di un paesaggio modellato nel corso di millenni dall’azione dell’acqua che ha dato vita, strada facendo, a valli, altipiani e forre. Si viaggia, attraverso le idilliache suggestioni di Mezzasoma, lungo il Tevere, dai riflessi dorati, che ha fornito occasioni di crescita e scambi ai popoli insediati nella sua valle, così come lungo il Nera, il Chiascio e il Topino. Piene di luce e di vita, quasi “vere”, le riprese fotografiche del territorio, della natura e dell’acqua che l’autore ci consegna salendo lungo i sentieri del Vettore, da cui si apre il meraviglioso scenario del Lago di Pilato, fino alla maestosa cascata delle Marmore. Toccando il laghetto di Aiso, di San Liberato, le limpidissime acque del Clitunno o quelle che sembrano uscite dal pennello del pittore del Lago di Piediluco, i giochi d’acqua e la brezza sul Trasimeno, le acque increspate del fiume Vigi e lo spettacolo incredibile del suo affluente Le Rote. Immagini indimenticabili quelle che esprimono il rapporto uomo acqua come nel caso della pesca o del mulino restaurato alle Marcite di Norcia. Il volume ci conduce per mano verso un territorio da conoscere, ci invita ad esplorare anche quello meno noto e più nascosto e che abbiamo il dovere di conservare – come ha sollecitato l’Assessore Lamberto Bottini e ribadito l’autore – per le future generazioni. “Il volume è un contributo alla nostra Regione – è il commento di Bottini – abbiamo un paesaggio arricchito di beni culturali che fanno dell’Umbria un territorio di forza e tutto questo ci permette di essere competitivi. Da sempre, l’azione dell’acqua, quale elemento centrale, e quella dell’uomo si sono armonizzate ed hanno prodotto risultati positivi in termini sia economici che paesaggistici. Per il mantenimento di questo equilibrio è importante che l’uomo rispetti il paesaggio e la natura. Ciò che noi abbiamo non è duplicabile e qualifica il nostro territorio: per questo abbiamo il dovere di tutelare e mantenere tutto questo”. “Il grande pregio del libro – ha aggiunto Sauro Cristofani – è l’indicazione, con occhio diverso perché attraverso le foto, verso la conoscenza del nostro territorio e l’acqua come bene da tutelare e conservare. Dobbiamo prendere coscienza delle bellezze del nostro territorio e chi le amministra deve sentire l’obbligo di preservarle con ogni attenzione possibile e immaginabile”. Un tracciato dettagliato dei contenuti del libro è stato fatto dal docente Melelli il quale ha sottolineato anche la essenzialità che contraddistingue le schede descrittive dei testi che accompagnano le foto. Concetto ripreso dallo stesso Borsellini,autore dei testi. “Le schede sono strutturate in modo ricorrente e sintetico – ha detto – con un’attenzione al culto tributato anticamente dalle acque. Ho voluto impostare i miei testi considerando l’acqua anche come elemento di vita e di connessione con ciò che è altro da noi”. “Ho cercato di restituire all’Umbria – sono le parole di Mezzasoma – le cose meno conosciute e le più interessanti, anche nei piccoli particolari. Abbiamo il dovere di conservare tutto questo per le generazioni future”. Il volume è edito per i tipi di Edimond ed è disponibile in libreria. Condividi