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PERUGIA - “Il progetto che nei primi anni Duemila doveva realizzare nella Rocca Albornoziana di Narni servizi altamente tecnologici e un centro per il restauro delle vecchie pellicole in effetti non è andato avanti, perché non furono individuati partner privati. Ma è anche vero che i fondi regionali, per un milione e 488mila euro, sono serviti esclusivamente per interventi strutturali e non per acquistare attrezzature”. Così l’assessore regionale Silvano Rometti ha risposto ieri in Aula a una interrogazione  di question-time del consigliere Alfredo De Sio (An-Pdl) che aveva contestato il dispendioso restauro della Rocca Albornoziana, con un utilizzo improprio delle risorse, servite solo per l’acquisto di attrezzature mai utilizzate, diventate fatiscenti ed oggi oggetto di un’indagine della Guardia di Finanza per accertare responsabilità di un possibile spreco di denaro pubblico. A De Sio che ha chiamato in causa anche il ruolo di Sviluppumbria e della società Naroges, subentrata nel progetto, Rometti, pur ammettendo che il progetto iniziale non è andato in porto forse perché presupponeva la disponibilità di tutto il monumento, ha spiegato che oggi la Rocca, grazie anche agli interventri strutturali realizzati in quella occasione, è sede di corsi della Università per i sapori, di convegni ed è meta di moltissimi turisti. Condividi