PD: Occhetto, abbassata la guardia sulla questione morale, Veltroni cambi i dirigenti

Vito Saturno Siamo stati derisi, come grilli parlanti, bastian contrari da mettere nell'angolo e rendere innocui, per non disturbare il manovratore. Oggi, lo sfacelo al quale assistiamo a sinistra (e quello che ancora si sta preparando e che esploderà nelle prossime settimane, anche in Umbria), ci portano a dire che avevamo ragione quando abbiamo incominciato a parlare di "mutazione genetica" del personale politico di una sinistra sempre meno sinistra e sempre più opportunista e affarista. Ci vergognamo di questi sedicenti "compagni", che ancora vivono di rendita sui sacrifici, sulle lotte e sulle conquiste di tre generazioni di comunisti che hanno vissuto per gli ideali e negli ideali di giustizia, di solidarietà, di moralità: di moralità, questa merce ormai quasi introvabile. La "questione morale", della quale parlava Enrico Berlinguer già una trentina di anni fa, deve essere la linea di condotta di una Sinistra non solo degna di questo nome, ma che intenda la politica come esercizio delle migliori qualità etiche dei migliori di noi. La "questione morale", che condanni, senza esitazioni e senza guardare in faccia a nessuno, i comitati d'affari, il voto di scambio, i comparaggi, le collusioni con la malavita organizzata e con la finanza d'assalto, l'arroganza e l'autoreferenzialità di una "casta" incapace e vanesia, priva assai spesso oltre che del senso dell'etica, anche del senso del ridicolo. La "questione morale", che ponga al di sopra di ogni altro interesse la difesa strenua dei beni comuni: la salute, l'ambiente, la sicurezza (soprattutto nel lavoro e del lavoro), le leggi. La "questione morale", questo "vecchiume" deriso e ignorato, che sta mettendo sotto gli occhi di tutti una realtà vergognosa e sta spingendo masse crescenti di cittadini delusi e furiosi a ribellarsi a quella che avrebbe dovuto essere una classe dirigente onesta e affidabile, con l'unica arma disponibile, l'astensionismo. Da più parti, a Sinistra, riceviamo inviti a "fare quadrato". Intorno a chi e per che cosa? Per mantenere al potere chi non solo non ci rappresenta più, ma si dimostra vuoto oltre che di ideali, anche di idee: chi è responsabile del disastro e che intende continuare a gestire l'agonia di uno schieramento destinato a crollare non per merito dell'avversario, ma per demerito proprio? Da più parti, a Sinistra, si grida al pericolo di veder vincere la destra, se non saremo solleciti a metterci in riga e a suonare la musica del PD. La destra, compagni, ha già vinto, sta vincendo e continuerà a vincere, finchè avrà come principale antagonista un partito di rinnegati, affaristi e voltagabbana, dai quali è bene che prendiamo le distanze al più presto (ed è già troppo tardi, a mio parere), per non restare sepolti sotto le macerie di un partito che non esiste più, perchè nato già segnato dalla sua mancanza di progetto politico. E' una SINISTRA nuova, che dobbiamo costruire, faticosamente, giorno per giorno, lavorando tra la gente, per la gente e con la gente, ascoltando con umiltà e non pontificando saccentemente. E' una SINISTRA nuova, che nasca dal basso, dalle strade, dalle case, dalle scuole, dai luoghi di lavoro. E' una SINISTRA che non si scanni per poltrone e poltroncine, per spartizioni di appalti, per progetti faraonici quanto fasulli. E' una SINISTRA che guardi al futuro dei nostri figli. E' una SINISTRA che faccia piazza pulita di una intera classe dirigente, a cominciare dalle proprie file, per attuare quel ricambio indispensabile a trasformare prima se stessa e poi il Paese intero. E' una SINISTRA che sia credibile e spendibile, che possa andare a fronte alta, a schiena dritta e con le mani pulite. E' una SINISTRA alla quale il Cantiere-Umbria lavora fin dalla sua fondazione (4 novembre 2005). A Veltroni, ripeto quello che ho scritto al momento della sua investitura come segretario del PD: "Bada Valterino, che faranno pagare soltanto a te il prezzo delle sconfitte alle quali il partito andrà inevitabilmente incontro". Al compagno Occhetto voglio dire che faccio mia l'idea di chiedere una convention sulla questione morale. A Bruscolotti e Lorenzetti lancio una sfida: incominciamo a lavare i panni sporchi pubblicamente, qui in Umbria, dove volete e quando volete. Il Cantiere le idee le ha e non ha alcun complesso d'inferiorità nel confrontarle con chi ne ha. VITO SATURNO - vitosaturno@hotmail.com Coordinatore del CANTIERE Umbria