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Chiusa la fase partecipativa sulle linee guida del Piano regionale sui rifiuti. I pareri politici, economici e ambientali sono da oggi tutti redatti sul tavolo dell'assessore Lamberto Bottini che dovrà da qui alla fine della legislatura trovare una sintesi per arrivare alla nascita di un nuovo modello di gestione dei rifiuti. “Un passaggio positivo – secondo l’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini, che costituisce il passo finale di un ampio percorso di concertazione. Non appena sarà ultimata la procedura di Valutazione ambientale strategica, attesa a breve, il nuovo Piano sarà inviato per la definitiva approvazione in Consiglio regionale. Ciò – ha concluso Bottini – in accordo con la tabella di marcia che si è data la Giunta regionale per arrivare al più presto al licenziamento del documento da parte della Regione”. Dalla concertazione al realizzare non sarà certamente un passaggio indolore. E stavolta rischia più di tutti la provincia di Perugia. Lo spettro è quello dell'inceneritore. Perugia lo vuole: o meglio sarebbe dire lo svuole il sindaco Locchi. C'è l'idea di metterlo tra San Sisto e Santaì'Andrea delle Fratte: in una zona in piena evoluzione democrafica, sociale e sanitaria. Una bomba l'ipotesi tanta gente e tanta diossina. SE tutti sono daccordo sul potenziamento fino al 65 per cento della differenziata - anche se solo Rifondazione dice come fare: utilizzando dei codici a barre sui sacchetti che indicano provenienza e famiglia - non c'è certezza sulla chiusura del ciclo. Sia la Gesenu che la Regione è disposta a puntare su bruciatori di nuova generazione. Sempre diossina è. Ci sono nuove tecnologie da esplorare: ad impatto quasi zero. Oppure la stessa teoria rifiuti zero che a SAn Francisco funziona. Ma su tutti ronza l'idea del bruciatore: purtroppo fa gola ai poteri forti che volgiono bruciare per accumulare denaro. Condividi