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Se gli operai della Merloni avessero tette finte e partecipato all'isola, allora, forse in quel caso, avrebbero attirato le attenzioni del direttore di Liberazione Sansonetti. Stiamo parlando tra Umbria, Marche ed Emilia Romagna di ben 4mila tra uomini e donne. Se le pensionate umbre - capofila in Italia - avessero manifestato contro la pillola abortiva o per avere maggiori agevolazioni per cacciare da casa mariti sonnacchiosi, allora il direttore di Liberazione Sansonetti si sarebbe accorto che gudagnano qualcosa come 500 euro al mese. Se i 900mila invalidi civili - di cui 10mila umbri - si fossero commossi davanti ad un salotto buono come Pomeriggio 5, allora il direttore Piero Sansonetti si sarebbe accorto che hanno un assegno di 250 euro al mese e sono stati esclusi dai bonus del Governo perchè non hanno l'età dei famosi 65 anni. Se il secondo anniversario della strage di Campello sl Clitunno, avesse avuto come madrina della kermesse Luxuria allora il diretto Sansonetti si sarebbe ricordato che ci sono dei familiari che un assessore regionale del Prc come Damiano Stufara vuole indennizzare attraverso un fondo ad hoc. Se la vittoria di Boschetto contro il colosso delle minerali Rocchett-Uliveto-Idrea fosse stata una grande battaglia culturale del nuovo intellettuale arricchito di sinistra, allora Sansonetti si sarebbe accorto dei lati oscuri dei poteri forti anche sul prezioso liquido. Se Sansonetti sapesse quanto costa oggi il pane e altri prodotti di qualità per le famiglie, allora non prenderebbe lo stipendio pieno da direttore che si aggira tra i 5-6mila euro al mese. Contro quello di 1200 euro al mese del direttore del manifesto che vende 20mila copie al giorno. Se Sansonetti fosse stato un direttore veramente libero, avrebbe fatto 4 pagine, con tanto di intervista passante, al leader della Linke giunto in Italia con Ferrero per parlare della nuova sinistra che dovrà nascere anche in Europa. Se Sansonetti sapesse leggere quel dato di 5300 copie al giorno, saprebbe che la sua gestione, ogni mattina, costa 20mila euro di debito. E magari si sarebbe dimesso. Condividi