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CITTA' DI CASTELLO - I consiglieri Stefano Briganti (Sinistra Democratica) e Mauro Alcherigi (Rifondazione Comunista), hanno presentato una mozione, indirizzata al Sindaco di Città di Castello e al presidente del Consiglio comunale nella quale si prende atto " con preoccupazione della crisi che da settimane si è abbattuta sul sistema manifatturiero cittadino ed altotiberino, conseguenza della crisi più generale che sta riguardando l’organizzazione e la gestione dell’apparato finanziario, bancario e borsistico di molti Paesi, con ripercussioni particolarmente pesanti sull’economia reale. A questo riguardo i due consiglieri comunali intendono impegnare il Sindaco e la Giunta affinché "sia convocato urgentemente il Tavolo Territoriale dell’Alta Valle del Tevere, previsto come strumento fondamentale per le politiche di concertazione dal Patto per lo Sviluppo e la coesione sociale, voluto dalla Giunta Regionale e da lungo tempo inattivo. A quel livello dovranno essere decise le iniziative che istituzioni e parti sociali prevederanno per la piena attivazione degli ammortizzatori sociali e l’utilizzo funzionale delle risorse europee, nazionali, regionali e locali che possono essere messe a disposizione delle politiche anticicliche, capaci di limitare le conseguenze della crisi" Oltre a ciò chiedono anche di convocare "quanto prima, un Consiglio Comunale aperto per discutere le conseguenze che la decisione della Commissione Europea sulla mancata proroga del disaccoppiamento a favore della coltura del tabacco ha per l’economia tifernate ed altotiberina. L’occasione sarà importante per verificare la congruità degli obiettivi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale con i nuovi problemi che la nostra agricoltura dovrà vivere nei prossimi mesi. Le istituzioni, gli imprenditori agricoli, le aziende trasformatrici dovranno riflettere se il futuro della coltura del tabacco non sia legato anche ad una radicale riorganizzazione del comparto che unifichi in un unico soggetto ricerca, fasi della produzione e commercializzazione, contribuendo così all’aumento della produttività complessiva del settore, capace di fronteggiare l’emergenza e di garantire il reddito aggiunto in precedenza affidato ai contributi comunitari". Infine la richiesta di rendere pubblico, attraverso una apposita iniziativa, l’insieme delle azioni che la pubblica amministrazione può contribuire a promuovere nel settore delle opere pubbliche. Il quadro dovrebbe riguardare - si specifica -gli interventi attinenti le infrastrutture e l’edilizia, pubblica e privata, atteso che gli investimenti in questo comparto possono rappresentare un contributo non secondario al mantenimento della occupazione e garantire una positiva dinamica strutturale. Per gli stessi consiglieri è anche importante che il Contratto di Quartiere decolli definitivamente, avendo raggiunto una giusta intesa con i soggetti privati che tenga conto delle preoccupazioni espresse da numerosi cittadini sulla qualità del progetto di ristrutturazione degli immobili interessati, che si vuole coerente con la storia e l’identità estetica dell’area. La politica sociale della casa deve essere parte costitutiva del programma della pubblica amministrazione; su questo punto i consiglieri comunali sollecitano la Giunta ad attivare nei tempi previsti le procedure per la rivisitazione del P.R.G., in modo che l’ente locale sia protagonista di una nuova strategia in campo urbanistico. Tutto ciò dopo aver preso atto negativamente della decisione della Commissione Europea di non prorogare al 2013 il sostegno disaccoppiato alla coltura del tabacco, che potrebbe determinare esiti disastrosi per il comparto primario altotiberino se non opportunamente fronteggiata; facendo proprio l’allarme lanciato dalle O.O.S.S. e da numerose categorie imprenditoriali per l’emergenza occupazionale e la contrazione delle attività produttive a Città di Castello e nell’Alta Valle del Tevere, che ha già causato la richiesta di massiccio ricorso alla C.I.G., la disoccupazione per centinaia di lavoratrici e lavoratori e l’espulsione dalle attività produttive di molti giovani precari; avendo registrato che Città di Castello e l’Alta Valle del Tevere è l’area che nella Provincia di Perugia è maggiormente esposta alle conseguenze della crisi, per la significativa incidenza che in essa hanno le attività manifatturiere rispetto al pubblico impiego; concordando sulla necessità che di fronte ad una emergenza sociale così grave è indispensabile esigere dal Governo nazionale una diversa politica economica e sociale, rispetto a quella decisa tardivamente nei giorni scorsi, che sostenga le piccole imprese e le famiglie più disagiate; affermando, allo stesso tempo, che a livello territoriale è necessaria una intesa strategica tra le pubbliche istituzioni, le parti sociali, il sistema bancario, i servizi finanziari regionali per lo sviluppo, l’Università di Perugia, la Camera di Commercio di Perugia, capace di fronteggiare la crisi e di promuovere azioni per una trasformazione e qualificazione del modello di sviluppo locale in grado di rilanciare su basi nuove il comparto economico tifernate ed altotiberino. 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