prov1.JPG
Alla sua prima conferenza stampa la RSU della Provincia di Perugia, notevolmente rinnovata, traccia le linee del lavoro fatto fino ad ora e di quello che verrà perseguito in futuro. “Siamo un RSU molto rinnovata, ma con le idee chiare, che punta sul rispetto delle relazioni sindacali – hanno spiegato i rappresentati di tutte le sigle sindacali – usciamo da un periodo non facile con alle spalle il caso appaltopoli ma nonostante questa situazione abbiamo lavorato e continuiamo a farlo. A novembre abbiamo tenuto una assemblea generale con la quale abbiamo dichiarato lo stato di agitazione e la programmazione di una serie di assemblee territoriali per condividere la piattaforma rivendicativa. Il 5 dicembre la RSU è stata convocata dall’Ente, alla presenza del presidente Cozzari, che ha ritenuto sensate le nostre richieste. In particolare l’apertura è stata sulla questione buono pasto, ancora a 5,16 euro (il più basso di tutti gli enti) e la questione del reintegro delle risorse per la contrattazione decentrata. Il presidente Cozzari ha spiegato – continuano i rappresentanti dell’RSU - che nel bilancio 2008-2009 verranno stanziate più risorse a favore dei dipendenti”. Il 16 dicembre è previsto un altro incontro tra la RSU e l’Ente Provincia per approfondire la questione dell’aumento del buono pasto almeno a 7,50 euro. Tutte le sigle sindacali hanno tenuto a precisare che nonostante le aperture lo stato di agitazione permane e che i problemi rilevanti ancora da risolvere sono: 1) definizione di un piano pluriennale di progressioni verticali tenendo presente che le ultime progressioni sono state fatte nel 2003; 2) recupero del costo della progressione orizzontale a carico dei dipendenti chiedendo all'amministrazione di provvedere ad integrare il fondo della somma necessaria per poter operare il recupero. “La RSU intende inoltre mettere in evidenza – continuano all’unisono le sigle sindacali - le seguenti situazioni per le quali è stato chiesto un intervento ed una soluzione: problemi nel settore viabilità sia per l'organizzazione del lavoro che per la situazione grave dei mezzi a disposizione dei colleghi; problemi della squadra manutenzione che ad oggi lavora con un numero ridotto di organico mettendo in crisi anche le condizioni di lavoro in sicurezza da parte dei nostri colleghi; problemi relativi al recupero delle ore di straordinario da parte dei colleghi della polizia provinciale. Anche qui oltre alla richiesta di pagamento di attività straordinarie come già applicato per altre strutture dell'Ente rimangono aperti problemi organizzativi, relativi all'orario di lavoro e alla gestione dei numerosi compiti assegnati ai nostri colleghi che oltrepassano le normali previste funzioni della polizia; problemi dell'Area formazione lavoro - Centri per l'impiego ancora dopo tanti anni senza un modello organizzativo definito, alle prese con la difficoltà di garantire servizi con risorse incerte e con le insofferenze di dipendenti circa le prospettive di carriera e di professionalità”. Condividi