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Walter Veltroni assicura che il Pd metterà al centro della sua riflessione la questione morale. In una nota di sostegno ai sindaci di Napoli e Firenze, Rosa Russo Iervolino e Leonardo Domenici, il segretario dei Democratici sottolinea che il "loro contributo è tanto più importante in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui emergono anche vicende politico-giudiziarie che riguardano la politica nel suo insieme e di cui il Pd non può che farsi carico". "Il Partito Democratico - prosegue Veltroni- è nato innanzitutto per rinnovare la politica in questo Paese: non si sottrae quindi e non si sottrarrà a questo esame, mettendo al centro della sua riflessione e delle sue iniziative le questioni dell'etica della politica, del rispetto delle regole e della legalità. E della questione morale, che nasce spesso da un improprio rapporto di commistione tra affari e politica e da processi troppo lenti di rinnovamento delle classi dirigenti. Voglio però ricordare che ci sono nel Pd e nel centrosinistra migliaia di amministratori onesti, seri e competenti. Non si può quindi fare di ogni erba un fascio, ma vanno distinte responsabilità e comportamenti di ciascuno". "Noi faremo la nostra parte perché si affermi nel Paese una politica e una azione di governo e amministrativa davvero trasparenti e corrette e ci auguriamo che tutti si muovano con coerenza in questa direzione", conclude Veltroni. °°°°°°°°° l vicesegretario del Pd, Dario Franceschini, ha precisato che alla riunione del coordinamento del partito di mercoledì prossimo sono stati invitati i dirigenti locali di Napoli e di Firenze, ma che si tratta dei leader di partito, e non dei dirigenti istituzionali (come il sindaco Rosa Russo Iervolino o il governatore Antonio Bassolino). Franceschini si è lamentato del fatto che, nei resoconti di stampa sulla crisi del Pd, "si mescolano cose di tipo di diverso, normali vicende politiche e vicende giudiziarie, con casi che non c'entrano nulla, fino a trasmettere l'idea ingiusta di un partito diviso, frammentato, e addirittura di una questione morale che lo attraverserebbe". Secondo Franceschini, "ci sono dei casi che vanno affrontati, e li affronteremo: mercoledì i dirigenti del partito di Napoli e di Firenze verranno alla riunione del coordinamento del partito, per affrontare quei problemi, ma saranno i dirigenti di partito, non quelli istituzionali (come fanno intendere certi articoli di stampa, ndr)". Non ci saranno, insomma, Bassolino o Iervolino, ma, ha concluso Franceschini, "i segretari cittadini, quelli provinciali e quelli regionali". °°°°°°°°°°°°°°°°° Anna Finocchiaro ammette di non essere "un'appassionata delle primarie. In America il partito esiste solo quando si vota, non è radicato. Al dunque, mettono in piedi i comitati elettorali ed ecco il partito. Tutto lì. Preferisco un partito in grado di decidere e usare le primarie come estrema ratio, piuttosto che servirsene come luogo sostitutivo delle mancate scelte". La presidente del gruppo del Pd al Senato, in un forum sull'Unità si riferisce in particolare alle consultazioni in vista "a Firenze, a Bologna" e osserva "non mi pare una competizione serena, vinca il migliore, una pacca sulla spalla e via: mi sembrano piuttosto la spia di una grossa difficoltà". "Qui si pone un problema democratico serio - spiega la presidente del gruppo del Pd al Senato - rispetto al quale le primarie, alcune volte, sono l`unica via d'uscita perché non abbiamo un sistema interno che consenta di decidere per altre vie democratiche chi debba essere il candidato alle elezioni amministrative. Avere quattro candidati, come a Firenze, che sono tutti dello stesso partito, svela questa debolezza che un partito strutturato e maturo non deve avere: da qui deriva uno spettacolo demoralizzante. Altra cosa sono le primarie di coalizione". Condividi