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All’accusa di aver procurato un disastro ambientale il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, proprio non ci sta e, interrogato da un giornalista a Perugia, in occasione di una riunione dell’Anci regionale di cui è presidente, coglie la palla al balzo per replicare con una punta di polemica. “Disastro ambientale? Vedendo la televisione in queste serate mi viene da sorridere al pensiero che il disastro ambientale connesso ai rifiuti sia quello di Terni”, risponde, aggiungendo subito dopo: “Su questo, però, una domanda mi preme: se da 14 mesi l'inceneritore comunale di Terni produce un disastro ambientale, perché è stato sequestrato solo oggi che è spento?”. E se, aggiungiamo noi, se stando a quanto dichiarato dal procuratore di Terni, Cardella, il sequestro in questione durerà solo “il tempo necessario per effettuare il prelievo di alcuni campioni da analizzare nell’ambito delle indagini in corso”, che faranno poi i magistrati, restituiranno l’impianto all’ASM perché continui ad inquinare? Come si vede gli interrogativi che si possono levare su questa vicenda sono più di uno e si spera che a questi venga data una convincente risposta quanto prima possibile. Condividi