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Per Stefano Vinti, presidente del gruppo regionale e segretario umbro del Prc, “ Il contenuto del documento segreto dei vertici della Thyssen Krupp divulgato dalla stampa sconcerta per il suo disumano cinismo a fronte della immane tragedia consumata a Torino”. “I giudizi espressi sul sindacato, la magistratura torinese, la stessa comunità cittadina – scrive - provocano la più netta disapprovazione morale ed etica da parte di Rifondazione comunista dell’Umbria”. “Il progetto di delegittimare e intimorire l’unico operaio testimone dell’atroce morte dei suoi compagni di lavoro spiega più di qualsiasi altro testo di sociologia industriale la natura di un certo tipo di proprietà industriale, che pone la difesa dei propri interessi al di sopra e oltre ogni minima traccia di umana pietà e di ricerca della verità”. Inoltre, “Dal documento segreto della Thyssen si evince chiaramente la strategia di far ricadere le responsabilità delle morti sui lavoratori stessi, nel mentre è stata avviata una manovra mediatica di superficie per far placare le acque anche attraverso le false dichiarazioni di assunzione di responsabilità”. Vinti dice quindi di aspettarsi che dalle istituzioni regionali, ma anche dalla Confindustria umbra, “giunga una presa di distanza dai vertici della Thyssen, in quanto non mostrano nessun rispetto per la vita dei lavoratori”. “Sarebbe un gesto forte e aiuterebbe – è la sua conclusione - a rimettere la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro al centro dell’attenzione della politica. Condividi