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SAN GIUSTINO - Tradizione ed integrazione. Sono le due caratteristiche rimarcate dagli organizzatori per la prima edizione della Fiera dei colori e dei profumi del Mediterraneo che si svolge venerdì, sabato e domenica (dal 5 al 7 dicembre prossimi) a San Giustino (nei locali messi a disposizione all’interno del centro commerciale «Peter Pan»). Organizzata dal Comune di San Giustino insieme ad Anolf (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) e Comunità Marocchina in Umbria, la fiera si costituisce di stand allestiti da una decina di operatori commerciali stranieri (per lo più marocchini ed egiziani, tunisini e palestinesi) che mettono in vendita prodotti artigianali tipici delle loro terre. Si potranno acquistare per tre giorni (ad orario continuato dalle 9 del mattino alle 8 della sera) stoffe pregiate, abiti tradizionali, lampadari fatti a mano, tappeti, lampade, ceramiche, papiri e tanti altri oggetti. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del sindaco Fabio Buschi, del vicesindaco Massimiliano Rossi e di una folta delegazione di cittadini stranieri in rappresentanza dell’Anolf Angela Nindru, il presidente dell’associazione Comunità Egiziana in Umbria Elaw Gomaa e per la comunità marocchina c’erano tra gli altri Abdul, El Gaabouri El Bachir, El Maimouni Abdelkader. Il sindaco Fabio Buschi ha evidenziato «la valenza multiculturale dell’iniziative che punta da una parte al mantenimento delle tradizioni, dall’altra offre un’opportunità importante per il centro storico di San Giustino: per il fine settimana della fiera infatti sarà possibile visitare sia il Castello Bufalini che il Museo del tabacco». Il vicesindaco Rossi ha continuato rimarcando proprio i principi «seguiti per dare vita alla fiera, tradizione ed integrazione da offrire anche agli immigrati di seconda generazione che magari non conoscono certi prodotti artigianali che giungono direttamente dalle loro terre». Rossi e Buschi hanno quindi ringraziato le famiglie Pasqui e Corsini, che hanno messo a disposizione i locali all’interno del centro commerciale sangiustinese. Numerosi gli spunti evidenziati negli interventi della delegazione marocchina o egiziana che hanno organizzato l’iniziativa pur con qualche difficoltà riscontrata alle dogane con i visti. Molti degli stranieri coinvolti auspicano comunque «che l’iniziativa di quest’anno possa ripetersi anche nei prossimi anni e possa diventare un appuntamento stabile per San Giustino». A margine della conferenza stampa consueto scambio di doni e l’invito della delegazione marocchina a sindaco e Rossi di partecipare ad una visita ufficiale nel loro paese. Condividi